MA NON C’E’ UN CONTE DI TROPPO PER IL PD? UNA LISTA DEL PREMIER AVREBBE UN EFFETTO SHOCK SUL PD, I “DEMOCRATICI” INFATTI SCENDEREBBERO AL 13%. UNA FOLLIA DI ZINGARETTI & C. CHE STANNO LAVORANDO PER SALVARLO, AVALLANDO L’OPERAZIONE RESPONSABILI. SOLO PER CANCELLARE MATTEO RENZI DALLA SCENA POLITICA CI SEMBRA DAVVERO POCA COSA, PERCHE’ IL CENTRODESTRA CONTINUEREBBE A CRESCERE, CON LA MELONI AL 17%, LA LEGA AL 24% E LA COALIZIONE, SE SI VOTASSE OGGI, OLTRE IL 50%.
Noto Sondaggi, secondo quanto riporta AdnKronos, ha testato gli elettori con tre ipotesi diverse: con la situazione attuale, con in campo un ipotetico partito del Premier Conte, con Conte alla guida del Movimento 5 Stelle. Nelle tre ipotesi il centrodestra supererebbe con oltre il 50%. Nella ipotesi attuale Pd, M5S e Leu otterrebbero il 35,5%, mentre il totale del centrodestra avrebbe il 52,5%. Nella seconda ipotesi con in campo il Partito di Conte l’attuale maggioranza arriverebbe al 40,5% e il centrodestra al 50,5%. Nella terza ipotesi con Conte alla guida del M5S, il Movimento crescerebbe di 2 punti passando dal 14 al 16%. La somma dei partiti oggi al governo si fermerebbe al 36,5%, mentre il centrodestra risalirebbe al 52,5%. Dopo lo strappo il partito di Renzi, Italia Viva, nelle tre ipotesi, sarebbe al 3,5%. Il primo partito rimane la Lega con il 24% seguito dal Pd al 19,5; terzo partito ormai stabilmente è Fratelli d’Italia che mantiene il 17%.
Attualmente, quindi, il Conte-frottola non sembrerebbe poter intaccare i consensi del Centrodestra, quanto paradossalmente quelli dei suoi alleati. Bella operazione Zinga-ridens.
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