Catania, come altre grandi città italiane, può affrontare alcune criticità legate a diversi ambiti che da anni l’assediano, con un approccio integrato, basato sulla pianificazione e il dialogo, che potrebbe permettere alla città di superare le sfide e consolidare i progressi in corso, che l’amministrazione Trantino sta affrontando.
Ecco le principali aree di attenzione che vorremmo elencare :
Ambiente e gestione rifiuti. Problemi di raccolta e smaltimento rifiuti, con episodi di accumulo e discariche abusive sono ormai una delle piaghe che affliggono da tempo la città, assieme alla qualità dell’aria per il traffico intenso proveniente dai comuni che fanno da corona alla città e che contribuiscono all’inquinamento urbano .
E qui interviene l’altro tema, le infrastrutture e i trasporti urbani ed extraurbani. Oggi vi è una rete di trasporti pubblici spesso insufficiente rispetto alla domanda, tant’è che il cittadino è costretto ad usare il proprio mezzo intasando di fatto il traffico che si snoda in strade deteriorate a causa della mancanza atavica di manutenzione.
Sul rischio alluvioni abbiamo già scritto abbastanza, perché questo è diventato una autentica piaga ricorrente per Catania
L’amministrazione di Enrico Trantino a Catania, in carica dal 2023, presenta un bilancio con luci e ombre secondo osservatori e attori politici locali, ma sappiamo bene che questa critica è dovuta, per lo più, per eredità pesante, faticosa a risolversi in tempi brevi anche per il dissesto di bilancio cui è stato posto il comune dall’amministrazione Bianco.
Soluzioni e conseguenti azioni cui sta lavorando:
Sicurezza: Incremento delle risorse con 180 nuovi agenti di polizia municipale e un ampliamento del sistema di videosorveglianza, soprattutto nelle aree centrali della città, espandendo l’uso delle telecamere di sorveglianza nelle periferie e non solo nel centro storico. Avviare, in aggiunta progetti sociali per coinvolgere i giovani a rischio nelle periferie (ad esempio, corsi professionali e attività sportive), coinvolgendo le associazioni locali per iniziative educative e culturali nei quartieri più vulnerabili. Anche con l’uso corretto dei beni sottratti alla mafia per creare centri educativi di aggregazione.
Pulizia e ambiente: Interventi contro l’abbandono dei rifiuti con una gestione più rigorosa delle sanzioni per comportamenti scorretti degli utenti, con aree invase da discariche abusive, incrementando i controlli contro lo smaltimento illegale. Con aggravio negli ultimi tempi dalla pioggia di cenere vulcanica non rimossa regolarmente, collaborando con aziende specializzate per gestire meglio la cenere vulcanica, trasformandola eventualmente in una risorsa (per esempio, usandola in edilizia).
Mobilità e urbanistica: Avvio di progetti di riqualificazione del waterfront e investimenti per una mobilità più sostenibile, come l’acquisto di bus elettrici e l’ampliamento delle aree pedonali con relativi parcheggi.
Cultura e turismo con l’apertura di siti storici, per affrontare le sfide di Catania turistica, mettendo in campo soluzioni concrete anche per il decoro urbano, questo già visibile. Investire nella creazione di spazi pubblici come parchi e piazze riqualificate per migliorare la qualità della vita. Intensificare campagne promozionali, anche digitali, puntando principalmente sul riconoscimento UNESCO per la Festa di Sant’Agata, per attrarre più visitatori e promuovere l’immagina di Catania oltre la festa. Rafforzando l’offerta culturale con eventi regolari e festival in tutte le stagioni.
Il lavoro è iniziato con buoni risultati. Certo ancora manca troppo per rendere Catania una città dell’Europa, anche se siamo convinti che siamo sulla strada giusta.
L’amministrazione Trantino deve:
Coinvolgere maggiormente la cittadinanza su decisioni chiave, come il nuovo piano regolatore e la gestione dei fondi PNRR.
Collaborare con il governo regionale e nazionale per ottenere finanziamenti e supporto tecnico.
Monitorare l’efficacia delle misure adottate e adeguare le strategie in base ai risultati.