Se questo (Michele Russo) avesse davvero a cuore il confronto politico, probabilmente avrebbe evitato di cadere nella stessa retorica stantia e melenza ad uso degli esseri senza lode e senza infamia. Si sforza di essere ironico, ma non ci riesce, accusando altri di attaccare e fare polemica sterile, lanciandosi in una serie di insinuazioni e domande che tradiscono una chiara volontà di delegittimare chi a differenza sua fa opposizione vera. Nel suo post social confonde il concetto di responsabilità politica con quello di piaggeria verso il potere. Chi ha governato in passato insieme a quelli che oggi sono imputati, ha sempre delle responsabilità politiche, che sono diverse da quelle che possono derivare dai possibili reati, ma ciò non significa che non si possa criticare oggi chi ancora guida in modo inappropriato una città. Solo i cretini non cambiano idea. Perfino san Paolo è stato illuminato sulla via di Damasco.
Anzi, proprio chi ha avuto esperienza di governo ha il dovere oggi di evidenziare le manchevolezze (e siamo buoni) e le contraddizioni, che conosce bene proprio perché ha condiviso le stanze di quel potere.
Un consigliere incapace di comprendere la critica politica, che conclude affermando di “guardare avanti con serietà e collaborazione”. Ma collaborazione con chi? Con quelli che hanno portato il comune alla soglia dello scioglimento? Meglio il sordomutismo che il dispensare lamenti e inviti al bene comune che oramai è perdutamente perduto.
Un consiglio, infine, continua a dipingere le facciate dei palazzi e attaccare fotografie anziché chiosare di politica, non fa per te. Devi scegliere cosa fare, la stampella degli imputati al governo ovvero l’opposizione. Ma fallo in fretta prima che il gallo canti tre volte. Ricorda, infine, che non hai voluto firmare la mozione di sfiducia, unico atto che ti avrebbe dato dignità politica, ma non hai colto l’occasione, peccato. Precisiamo non vogliamo in questa sede scendere a difesa di qualcuno, ma gli esseri melliflui non ci aggradano.
Ecco il suo post raccolto dai social 
