LA POCHETTE PIU’ FAMOSA D’ITALIA RESISTE CON LE UNGHIE E CON I PIEDI MA LA SUA RESISTENZA SI AFFIEVOLISCE SOTTO LE SOLLECITAZIONI DI PD E M5S, CHE COVANO IL SOSPETTO CHE SIA LUI IL SOLO NELLA COALIZIONE A VOLERE LE ELEZIONI, MENTRE LA POPOLARITA’ NON E’ ANCORA SCESA DEL TUTTO, PERCHE’ SE PASSASSE TEMPO SENZA CHE SIA AL COMANDO, POTREBBE TORNARE NELL’ANONIMATO.
GIOVEDÌ IN SENATO BONAFEDE CADE DI CERTO E CONTE SAREBBE COSTRETTO A DIMETTERSI. ‘’E IN QUEL CASO NON POTRESTI AVERE UN REINCARICO DA MATTARELLA’’, LO HANNO AVVISATO GLI ALLEATI. ARGOMENTO CHE PARE AVER FATTO RIFLETTERE IL PREMIER, AL PUNTO CHE NEI PALAZZI ROMANI TUTTI ATTENDONO DA CHE CONTE VADA DA MATTARELLA TRA STASERA E DOMANI, PRIMA DEL VOTO IN SENATO.
RENZI, DA INDISCREZIONI CHE CI ARRIVANO PUR DI SCALZARE CONTE SAREBBE ARRIVATO AL PUNTO DI PROPORRE A DI MAIO DI FARE LUI IL PREMIER… IN ALTERNATIVA C’E’ BERLUSCONI?
CI SONO UNA TRENTINA DI PARLAMENTARI AZZURRIPRONTI A SGANCIARSI DAL BERLUSCONI, SE NON SI ALLONTANA DA SALVINI E MELONI – 10 SENATORI E 20 DEPUTATI, VICINI A CARFAGNA E BRUNETTA, CHE OVVIAMENTE NON VOTEREBBERO NEMMENO SOTTO TORTURA LA RELAZIONE GIUSTIZIALISTA DI BONAFEDE, MA SAREBBERO DISPONIBILI A UNA MAGGIORANZA “URSULA”.
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