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Politica

RAGALNA, A VOLTE RITORNANO. L’EX SINDACO SALVO CHISARI CI SOLLAZZA SUI SOCIAL

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In effetti l’ex sindaco di Ragalna Salvo Chisari, con la sua esternazione social, ci ha donato, in un pomeriggio caldo di agosto, triste e noioso, molta risibilità. Dopo che il suo progetto amministrativo capeggiato dalla sua vice sindaco Saladdino è stato inesorabilmente bocciato dai ragalnesi e dopo che in soli tre mesi la nuova amministrazione Caruso-Motta sta inanellando successi e progetti (seri) a breve-medio-lungo termine, si scuote e blatera. Sottolineando così il proprio fallimento e la bontà della nuova compagine amministrativa.

Tende a banalizzare, il Chisari, le dichiarazioni delle autorità, “quasi concittadini”, li chiama, intervenute nei giorni scorsi proprio a Ragalna (il Presidente del Senato e dell’ARS) dispensando a loro consigli e accuse, sul cosa e come fare. Ricordano i più vecchi che Ragalna aveva una vitalità da fare invidia, adesso è ridotta a mero dormitorio. Locali quasi spariti, piazze vuote, solo con le manifestazioni di quest’estate è stato data prova del coinvolgimento popolare con piazze piene e non solo di residenti. E a nulla vale che sottolinei che questa classe politica/dirigente si occupi solo degli spettacoli. In una località turistica, vorrei ricordare, l’attrazione dell’offerta è fondamentale. E la dichiarazione dei motorini scorazzanti del passato, da lui sbeffeggiata, sono solo il segno inequivoco che Ragalna era vissuta, adesso la vicina Nicolosi l’ha azzerata. È un caso? Ragalna è ferma da 10 anni e non solo per la pandemia, ma perché l’iniziativa amministrativa si è avviluppata su se stessa e il risultato è stato fallimentare.

Poi, Chisari, fa un elenco di necessità, la strada di Scalilli, le strade provinciali che attraversano la città, l’area del villaggio San Francesco, il Grande Albergo. Ci si chiede come mai visto che ha amministrato per 10 anni tutte queste materie non le ha affrontate e risolte.

Da una interlocuzione con i vertici amministrativi locali, abbiamo appreso che il precedente sindaco non ha mai fatto richieste alla Regione, per gli argomenti che adesso lui cita, non una telefonato, né un incontro, piuttosto che una formale richiesta, se non miserrime richieste di pochissimi euro per saghe e similari. Mi sembra oltremodo fuori luogo questo suo attacco, anche perché nella scorsa legislatura l’opposizione adesso alla guida della città, è stata sempre prepositiva contribuendo con loro consigli al buon andamento del bene comune. Ma questi sono stati rimadati inesorabilmente al mittente in quanto provenienti, così come affermava, da Predappio. Che squallore.