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🔴 PATERNÒ UNA CITTÀ SOSPESA. Gli interventi di Ciancitto e Balsamo

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Due interventi, dell’on. Francesco Ciancitto e dell’avv. Anna Maria Balsamo, che pubblichiamo qui di seguito e che riteniamo siano pertinenti ed importanti:

A. «Buonasera a tutti, premesso che condivido che le tasse vanno sempre pagate. Vorrei fare due osservazioni: La prima che la Tari nella città di Paternò ha raggiunto tariffe elevatissime nonostante la raccolta differenziata abbia raggiunto percentuali elevate. Il fatto politicamente grave è che il governo nazionale aveva dato la possibilità ai comuni di poter deliberare la rottamazione delle cartelle che avrebbe consentito ai comuni di di non pagare la mora le sanzioni e rateizzare l’importo. Perché il comune di Paternò non ha aderito, nonostante una prima delibera dei primi mesi del 2023, che andava rettificata con un successivo provvedimento consiliare, che era richiesto dal articolo 17 del Decreto Bollette del Maggio 2023.

Infine, l’amministrazione Naso non ha tenuto conto della volontà espressa dal consiglio comunale con la delibera dei primi mesi del 2023 (gara ad evidenza pubblica), neanche della possibilità che il governo nazionale dava ai cittadini di non pagare mora e sanzioni. Siamo contrari al populismo becero, ma vogliamo tendere una mano ai cittadini. Informare i cittadini e’ un dovere dei consiglieri e di tutte le istituzioni. on. Francesco Ciancitto.

B. «Buongiorno a tutti. Le delibere ed il regolamento fornitoci ha dato esecuzione agli art.17 e 17 bis della legge del 26/5/23 n. 34. Adottando la delibera nei termini stabiliti il comune, sulla scorta della definizione agevolata adottata dallo Stato, avrebbe potuto dare ai cittadini la possibilità di pagare a rate le imposte locali accertate entro l’1/1/23 . Verosimilmente avrebbe compreso le annualità fino al 2017. Purtroppo l’ art. 17 bis usando il verbo “possono” ha, involontariamente, attribuito la facoltà di aderire o meno.  Ciò premesso, poiché comunque attualmente il Comune dovrebbe avere un certo contenzioso per la riscossione di carichi che potrebbero essere inesigibili, avrebbe avuto l’ interesse a riscuotere le suddette somme. Non solo ma ho avuto anche modo di riscontrare una prassi alquanto discutibile. È successo che dei cittadini che non avevano avuto modo di pagare abbiano chiesto al comune di pagare a rate, questa possibilità è stata negata adducendo che la rateizzazione poteva essere richiesta solo dopo la notifica dell’ avviso di accertamento che, secondo l’art. 29 del d.l. 79/2010 poi rafforzato dalla legge di bilancio assume la valenza della cartella di pagamento. Quest’ultima giunge al contribuente corredata di sanzioni ed interessi. Ed è definibile con un abbattimento delle sanzioni entro 30 giorni con pagamento a rate. A quel punto se il contribuente chiede di definire anche gli anni successivi gli viene negata la possibilità perché deve attendere l’ avviso di accertamento successivo. Tutto ciò premesso, senza presunzione alcuna, l’ eventuale interrogazione (ovvero mozione) dovrebbe essere posta in questi termini:
1. A quanto ammontavano le somme da incassare per imposte locali fino alla data dell’ 1/1/23;
2. Come mai, a fronte delle notevoli somme da riscuotere, non si è avvalso della procedura di definizione agevolata;
3. Spiegare le ragioni di urgenza in ragione delle quali l’Amministrazione comunale non ha dato corso alla procedura per evidenza pubblica per la scelta delle società Sogert ed Area;
4. Come mai nelle more non si è attivato l’ ente per nominare una commissione di esperti al fine creare un ufficio che si occupi dell’ accertamento e riscossione;
5. Chiedere di adottare un regolamento finalizzato a consentire il pagamento dell’ arretrato anche ratealmente. Ciò in quanto spesso i contribuenti non riescono ad evadere i relativi pagamenti. avv. Anna Maria Balsamo»