Come spesso accade nel comune delle banane viene fuori una verità sconcertante. Con una interrogazione-denuncia promossa dai consiglieri Mariabarbara Benfatto e Francesco Borzì, poi firmata da quasi tutti consiglieri comunali (20/24), il comune di Paternò perde un finanziamento di oltre cinque milioni (fondi PNRR) per il rifacimento dell’istituto comprensivo don Milani, lo perde per l’incuria, l’imperizia, del dirigente dei lavori pubblici che non firma l’accordo di programma.
A questo punto interviene il sindaco Naso, che detiene la delega dei LL.PP. e smentisce tutto, secondo la sua versione questo finanziamento non c’è mai stato. Bugie scomposte. Dopodiché i due consiglieri vanno fino in fondo, parlano con chi gestisce l’agenda dei finanziamenti nazionali, la quale conferma che il finanziamento c’era ma che è stato cancellato per mancanza della firma dell’accordo di programma. Questa è la schifezza più grande! Può un sindaco essere bugiardo seriale e prendere in giro i cittadini, come pertanto fa da anni?
Interviene a questo punto l’assessore alla pubblica istruzione Francesca Coluccio, il soccorso rosa di NasoNino, che chiede chiarezza. Incredibile. La chiarezza dovrebbe darla proprio lei. Perché giammai ha effettuato il controllo sugli uffici seguendo la pratica? Culpa in vigilando? Vedremo. Ma chiediamo a noi stessi, come si può interloquire con chi fa della menzogna la propria ragione di vita?
Ascoltiamo bene cosa ci hanno detto i due consiglieri comunali nell’intervista puntuale che pubblichiamo: