Una seduta molto eccitata del consiglio comunale di Paternò che con solo 10 consiglieri comunali approva il bilancio ma non l’immediata esecutività.
Il fatto più interessante, invece, che potrebbe stravolgere il panorama politico, a nostro avviso è stato l’intervento della consigliera Rosanna Lauria [Paternò On]: «Riportiamo le cose sul piano etico e morale e sul piano della giustizia e della verità, dobbiamo capire che il bilancio è l’atto di fiducia più grande che un consigliere possa fare verso l’amministrazione, non possiamo dare fiducia per svariati motivi, la settimana prossima depositerò la mozione di sfiducia [verso il sindaco] e chi vorrà la venga a firmare e finiamo questo teatro».
Ecco che adesso verrà fuori la verità. Chi firma, chi non firma? Chi vuole mandare a casa il sindaco indagato per voto di scambio politico-mafioso e tecnicamente agli arresti, ancorché con esecuzione sospesa e chi invece ciula nel manico dichiarandosi contrario a questa amministrazione, ma che sottesemente ha una posizione politica miserabile, cioè mantenere la poltroncina attaccata al sedere, inconsapevole che i cittadini lo giudicheranno, “sunu tutti i stissi” è la voce ricorrente.
Questa, della mozione di sfiducia, è l’unica azione politica seria da fare oggi, con questo clima, così vedremo chi starà da una parte o dall’altra. Siamo alla prova finestra, i numeri per mandare a casa questo sindaco ci sarebbero, ma più che altro finalmente ci sarà il distinguo delle posizioni prima che arrivi la tempesta che travolgerà tutto e tutti e che porti indietro l’orologio della storia fino al 1993.
