COMUNICATO STAMPA
Paternò è una Città abbandonata a sé stessa. Soffermiamoci sulla questione immigrati, ovvero sulla presenza delle parecchie centinaia di extracomunitari che sostano nei bar e nelle rivendite di alcolici del centro storico salotto della Città, per poi bivaccare ubriachi durante la notte tra le varie vie, piazze e periferie. D’accordo ad essere inclusivi, non essere razzisti, avere rispetto degli immigrati, offrire giornalmente pasti caldi, farli vivere in condizioni umane più dignitose e non accampati nelle baraccopoli o sotto i ponti al freddo ed in pessime condizioni igienico-sanitarie, ma purché non siano clandestini. Ad oggi, si prende atto che questo annoso problema sia stato troppo sottovalutato, ed è proprio per questo che occorre provare a fare una sintesi sulla possibilità di far rafforzare i controlli di sicurezza. Occorre fare uno screening individuando coloro i quali alloggiano senza permesso di soggiorno, la presenza di alcuni soggetti clandestini può rappresentare un pericolo per la sicurezza e l’ordine pubblico, essi riescono ad ingannare anche le varie autorità attraverso la falsificazione dei permessi di accoglienza. Le Leggi in territorio Italiano prevedono che gli extracomunitari irregolari debbano essere espulsi o che gli stessi possano essere immessi nel mondo del lavoro purché muniti di regolare permesso di soggiorno, contratto di lavoro, contratto di locazione registrato presso l’Agenzia delle Entrate, nonché essere in possesso di tutte le vaccinazioni obbligatorie che impediscano eventuali contagi o trasmissione delle varie malattie infettive. Recentemente a Paternò si sono registrati episodi gravissimi anche a causa del caporalato, ci si riferisce all’omicidio di un giovane loro connazionale, alle frequenti violenze fisiche e furiosi liti tra soggetti in stato di ebrezza, insulti e minacce nei confronti di nostri concittadini mettono a serio rischio la sicurezza e la pubblica incolumità. Non si può continuare ad assistere a scassi, furti e danneggiamenti di beni mobili ed immobili, non si può permettere l’occupazione abusiva di civili abitazioni o terreni, non si può assistere ad episodi di fischi durante le nostre processioni cittadine, non si può permettere che commettano stupri, abusi o violenze sessuali così come accade in diverse Città Italiane. Integrazione significa rispetto delle regole, usanze e soprattutto delle nostre Leggi vigenti in materia di immigrazione. In conclusione, per i lavoratori immigrati senza fissa dimora aventi i requisiti di accoglienza, si reputa necessario reperire locali idonei ove alloggiare durante il periodo della stagione agrumicola, allo stesso tempo, necessita individuare, sanzionare e denunciare penalmente “taluni” proprietari di immobili, che speculando cedono in locazione ad una chiassosa moltitudine di extracomunitari civili abitazioni vetuste, non abitabili e senza alcun contratto registrato. Caro Sindaco, la nostra Città non è sicura, si chiede urgentemente di prendere le dovute misure e precauzioni atte a salvaguardare il bene e l’incolumità della nostra comunità, non giova a nessuno fare orecchio da mercante, occorre solo saper ascoltare e mettere in pratica le indicazioni provenienti da Sua Eccellenza il Prefetto di Catania e dal comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico.
Alfio Virgolini