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PATERNÒ: LA MATASSA, NASO SOSPENDE LA CITTÀ (il sequel)

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Abbiamo ieri pubblicato una video-clip satirica intitolata “La strana coppia” dove si rappresentava un dialogo virtuale tra l’assessore Coluccio e l’ancora sindaco Naso. Ma come ancora. Ancora, ripetiamo, non solo in quanto una pesante spada di damocle pende sulla sua testa, dopo la richiesta della D.D.A. del suo arresto, non accolta dal G.I.P. ma che la Procura non accetta (duemila pagine di intercettazioni) e fa ricorso al Riesame che deciderà entro qualche settimana, ma anche prima, per stabilire se e quali misure cautelari comminare ai soggetti indagati. Ora tralasciando la questione giudiziaria, quella politica assume aspetti quanto mai grotteschi.

Il sindaco dimette l’assessore Comis accusato come lui per voto di scambio politico-mafioso, forse per depurare, smacchiare il palcoscenico istituzionale e procedere al suo vernissage con l’innesto di professionisti tecnici della società civile della città. Bene il mantra che adesso, questi ultimi, fanno veicolare, che è iniziata una nuova stagione  amministrativa e che da adesso sono loro, gli assessori, che governano la città. Ma potrebbero farlo senza un accordo col sindaco-indagato? Crediamo di no.

Ma questo che è divenuto un mantra, non si sussurra sottovoce, bensì si dichiara pubblicamente, come è stato fatto durante la convocazione degli stati generali delle associazioni di Paternò qualche giorno fa, non certo tutte, ma solo quelle che sono stati strumenti di questa amministrazione, ecco perché ci siamo industriati alla clip video satirica, ma che rivela tanta verità, quella appresa dalla bocca dei nuovi assessori.

La strategia sembra ovvia e duplice. In primo luogo, come detto, quello del maquillage, in secondo piano la possibilità, qualsiasi cosa succeda a Naso, di non farlo dimettere per fare continuare questa giunta, per proseguire nell’azione amministrativa, come se niente fosse. Come dire, sacrificarne uno per perseverare in un potere senza legittimazione popolare. Qualora non succedesse altro terremoto.Boh! Come sostiene qualcuno.