Il sindaco Nino Naso: “Ancora una volta la nostra amministrazione ha dato prova di grande responsabilità e amore nei confronti della città, dando prova anche di un grande spirito di abnegazione assumendosi la responsabilità di far fronte a colpe che non sono in nessun modo ascrivibili a noi che governiamo la città solo da quattro anni e mezzo: si tratta di più di 20 anni di bilanci comunali cui con questo Piano di Riequilibrio facciamo fronte. Ma adesso andiamo avanti, continueremo dunque a garantire i servizi nella nostra città perché è questo quello che ci chiede la gente che ci ha votati per risolvere i problemi. Problemi che, come da buoni padri di famiglia, sentiamo nostri e affrontiamo ogni giorno con grande spirito di servizio”.
Fa scalpore, invece, l’intervento, in consiglio, del capogruppo del PD Barbara Conigliello (alleati della prima ora col sindaco Naso) la quale ha sottolineato che il Pd non ha mai «predisposto né atti di spesa né atti relativi alla gestione concreta dell’attività amministrativa. Non vi è alcun atto amministrativo riconducibile al Pd». Una dichiarazione farlocca? Uno scarico di responsabilità? Fate voi. Noi la definiremmo un OSSIMORO, MI DISSOCIO MA VOTIAMO A FAVORE. Questa non può essere considerata una presa di distanza, come definita da alcuni, se poi i fatti non sono concludenti a ciò che si afferma. Ma solo un vernissage cerchiobottista.
Ecco il dettaglio della votazione: A favore Conigliello, Sambataro (PD), Malerba, Tomasello, Lauria, Giangreco, Virgillito, Gentile, Cunsolo, Terranova, Cavallaro, Zingale. Contrari Marzola, Sciacca, Lo Presti , Paternò, Distefano. Assenti strategici Ardizzone, Gresta e Flammia (M5S) Condorelli, Sinatra, Orfanò (ex F.I.), Rapisarda.
Nel particolare, 29 milioni e 160 mila euro è l’ammontare del piano di riequilibrio: di cui 26 milioni e 500 mila euro di euro, per il disavanzo di amministrazione al 31/12/2020, e due milioni e 100 mila euro di debiti fuori bilancio, oltre a 550.000 euro di debiti fuori bilancio ancora da approvare. E’ un piano di riequilibrio spalmato in 20 anni. Nel 2021 è previsto un esborso pari a 3.500.000 euro per debiti fuori bilancio di 2.100.000 euro e 1.300.000 euro per disavanzo di amministrazione. A partire dal 2022 fino al 2040 una rata di 1.300.000 euro.
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