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Politica

PARCHEGGI, UN DRAMMA TUTTO CATANESE

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«Ieri sera alcune pattuglie stavano effettuando controlli di viabilità e regolarità soste in via Gabriele D’Annunzio. Stavano eseguendo quanto chiesto loro, nell’ambito di una crescente attività di contrasto all’anarchia di molti cittadini, che interpretano le regole a proprio piacimento, credendo che la sosta di pochi minuti legittimi doppie file e caos lungo le strade. A un certo momento alcuno di questi utenti hanno sollecitato i componenti delle pattuglie a dare loro spiegazioni. Chiariamo, nessun’azione aggressiva o minacciosa; ma dovere affrontare il commerciante che se la prende “con il sindaco e l’assessore” perché si sono messi in testa di cambiare le abitudini ai catanesi, o la signora contravvenzionata dire “adesso vi metto su Tik Tok”, ormai diventato strumento di vendette private tra chi vive di insulti e attacchi scomposti, ha provocato un infarto a un nostro agente, che adesso combatte la sua batttaglia per rimanere in vita». Così il sindaco Trantino in un post mieloso sui social».
A questo risponde l’ing. Salvatore D’Urso: «A proposito dell’agente della polizia urbana ricoverata in gravi condizioni per un attacco cardiaco dopo le contestazioni subite per aver elevato contravvenzioni a macchine parcheggiate in doppie e tripla fila, l’Ing. Tuccio D’Urso, già dirigente generale della regione e direttore generale del Comune di Catania ha dichiarato: esprimo la piena solidarietà agli agenti del corpo della polizia urbana per le continue aggressioni che subiscono facendo il proprio dovere nelle strade cittadine. Ma esprime altresì una formidabile protesta contro un’amministrazione la quale, ultima fra quelle che si sono succedute alla sindacatura di Umberto Scapagnini, finge di ignorare che ogni giorno entrano in città 250.000 autovetture con oltre 300.000 passeggeri, e la città è assolutamente non attrezzata con parcheggi per accoglierle. Altresì nessuna politica è stata mai svolta per disincentivare l’uso del mezzo privato sostituendolo con efficienti ed organici interventi di mobilità pubblica o con parcheggi scambiatori fra la grande Catania e la città in senso stretto». Racconta tanta verità l’ing. D’Urso, che ci scrive. Catania appare sempre più una città senza visione prospettica, dove non c’entra nulla la repressione che contravvenziona, se poi questa amministrazione non riesce a mettere in campo soluzioni adeguate a favore del cittadino. Non sono solo i cittadini ad essere indisciplinati, è un’amministrazione strabica che non guarda nella giusta direzione. Mobilità pubblica inefficiente che incentiva, o meglio, favorisce il ricorso al mezzo privato, favorisce il riversare 250.000 automobili ogni mattina. Spieghi il sindaco ai cittadini perché non si affronta con serietà il problema atavico dei parcheggi. È  un’ignavia amministrativa che mortifica il commercio e mortifica residenti e non, che per motivi di lavoro si riversano in città. Siamo quasi al giro di boa e questa amministrazione regala solo sogni che poi mutano in incubi.