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NASONINO E I PRESUNTI COMPLOTTI

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La situazione politica a Paternò, che coinvolge il sindaco Nino Naso, è attualmente molto tesa. Inizia con la vicenda che nasce dall’inchiesta “Athena,” che ipotizza uno scambio di voto politico-mafioso. Secondo gli inquirenti, lo ricordiamo, ci sarebbero stati contatti tra il sindaco, alcuni membri della sua amministrazione e figure della criminalità organizzata, con richieste di assunzioni in cambio di favori elettorali. Il Tribunale del Riesame, come si ricorderà, ha accolto un ricorso della Procura per gli arresti domiciliari di Naso, ma il provvedimento attualmente è sospeso in attesa del pronunciamento della Cassazione.
Nell’ambito di queste accuse, il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia ha annunciato un consiglio comunale aperto agli interventi della città, chiedendo una seduta straordinaria del consiglio comunale. Anche altri partiti, come il Partito Democratico, si sono espressi in modo critico, chiedendo trasparenza e dimissioni per salvaguardare l’immagine della città.
Il sindaco Nino Naso e l’ex assessore Comis, intanto, hanno deciso di saltare l’udienza preliminare, fissata per il 3 dicembre, “rinviandosi a giudizio da soli” per togliere la possibilità ai magistrati di disporlo loro.E’ questa un’ammissione di responsabilità(?).
Da oggi quindi, il sindaco, passa dalla categoria di indagato a quella di imputato e va a processo, insieme ad altri, per voto di scambio di voto politico-mafioso, che si celebrerà, col rito immediato, si fa per dire, a settembre 2025. La scelta che allunga l’agonia ci pare bizzarra da punto di vista politico, perché avere un gravame simile ancora per mesi, con tutta la letteratura che ne verrà, non è certo conducente per il normale svolgimento delle funzioni pubbliche cui è sottoposto un sindaco imbarazzante.
L’interpretazione che emerge da più parti è quella che con un simile atteggiamento si cerca di allungare un brodo, saltare l’udienza preliminare che cadeva proprio durante i festeggiamenti della santa patrona, rassicurare ai propri sodali politici un periodo abbastanza lungo per rimodulare ancora una volta, la giunta. Così Naso, richiedendo di andare a processo anticipa una sentenza certa di rinvio a giudizio.
Mentre ancora restano in pregiudicato altre due questioni, la cassazione che disporrebbe il via libera agli arresti e peggio lo scioglimento per mafia del comune che verrebbe disposto dal governo nazionale su proposta del ministro degli interni, travolgendo tutti, sindaco, giunta, consiglio e immagine della città.
Ma tralasciando le questioni giudiziarie che in ogni caso pregiudicano in ogni caso il buon andamento dell’amministrazione, osserviamo alcune questioni che malgrado siano intervenute azioni investigative sembrano ancora in corso come i lavori pubblici con particolare riferimento ai subappalti, argomento questo che può avere diverse implicazioni, inclusi aspetti normativi, economici e di trasparenza amministrativa.
Le ultime polemiche sono state rivolte alla gestione delle strisce blu. La gestione delle strisce blu, ovvero dei parcheggi a pagamento, è sempre stato un tema caldo per molte amministrazioni comunali. Spesso l’affidamento di questi servizi a società private porta con sé una serie di criticità, dalle tariffe elevate per i cittadini alle difficoltà nella gestione dei ricavi. La soluzione più congrua poteva essere quella di affidare il servizio delle strisce blu ad una soluzione interna, attraverso la sua società multiservizi, AMA Spa, che potrebbe garantire numerosi vantaggi economici e sociali per i residenti e il comune di Paternò, i quali residenti tra l’altro verrebbero ad essere ancora una volta pressati quando non viene previsto una agevolazione per abbonamento particolare.
L’AMA Spa è una società interamente partecipata dal comune di Paternò, il che significa che i profitti generati dalle sue attività rimangono nella comunità, contribuendo direttamente alla crescita economica e al benessere della città. Tutti i cittadini la conoscono perché si occupa del servizio idrico, ma nessuno sa che appena pochi anni fa, con la modifica dello statuto, la società è diventata una multiservizi. E proprio l’articolo 4 dello statuto recita, tra gli oggetti sociali “gestione delle aree in cui la sosta è subordinata al pagamento di una somma (c.d. strisce blu)”. Ecco, affidare la gestione delle strisce blu a una realtà locale pubblica permette di mantenere il controllo diretto sui ricavi e di reinvestirli in progetti a beneficio della collettività, anziché farli finire nelle tasche di una ditta privata. Tranne che l’affidamento esterno sia a vantaggio di qualche furbetto che ci lucra personalmente, oltre a mettere le mani sulle 10 assunzioni degli ausiliari del traffico. A pensar male si fa peccato ma molto spesso ci si indovina.
Uno degli aspetti principali da considerare è l’impatto economico della gestione pubblica. Se il comune di Paternò decidesse di affidare la gestione delle strisce blu ad AMA, si potrebbero ottenere risultati molto significativi:
Un altro vantaggio significativo della gestione comunale riguarda la pianificazione più mirata del numero di stalli disponibili e la possibilità di stabilire prezzi in base alle reali necessità della comunità. Con una gestione privata, spesso si tende a privilegiare le zone a maggiore afflusso turistico o commerciale, con una saturazione dei parcheggi che penalizza i residenti.
Il comune potrebbe ottimizzare la distribuzione degli stalli, garantendo una maggiore equità tra i vari quartieri e mettendo al centro le esigenze dei cittadini attraverso uno studio dedicato. Inoltre, sarebbe possibile applicare politiche di pricing differenziato, magari con tariffe più basse per i residenti, come detto,in modo da rendere il parcheggio più accessibile e sostenibile per chi vive in città.
L’affidamento della gestione delle strisce blu all’ AMA non si limiterebbe solamente a una questione di convenienza economica, ma potrebbe rappresentare anche un’opportunità di sviluppo e innovazione per la città. I fondi derivanti dalla gestione potrebbero essere reinvestiti in altri servizi pubblici o in iniziative locali, come la manutenzione delle strade, la cura del verde pubblico o altri servizi al momento inesistenti in città. Tutti servizi previsti dallo stesso statuto.
Saranno questi tra gli altri, gli argomenti che si dibatteranno durante la seduta straordinaria di consiglio comunale?