PARCO DELL’ETNA NOTA STAMPA
Sabato 28 dicembre presso l’auditorium dell’Ente Parco dell’Etna, si è svolta la conferenza programmatica del Progetto “MONTETNA abitare il vulcano, memorie, tecniche e natura”.
Iniziativa promossa dall’Ente Parco, finanziata dall’Assessorato regionale Territorio ed Ambiente, col patrocinio dell’Assemblea Regionale Siciliana e della Fondazione Federico II, grazie al Presidente Gaetano Galvagno, col supporto operativo e scientifico dell’ArcheoClub d’Italia, e di QT Prime, che ha curato e coordinato la comunicazione e l’organizzazione.
Conferenza partecipata e ricca di autorevoli interventi, provenienti dai sindaci dei comuni etnei, dalle rappresentanze delle istituzioni presenti, dagli ordini professioni e dall’Università, nonostante lo svolgimento abbia avuto luogo nel bel mezzo delle festività natalizie, con la quale si è avviato un progetto di ricerca sulle modalità di recupero dei ruderi e relitti che sono diffusamente presenti nel territorio etneo.
Un programma ambizioso fortemente voluto dal nuovo commissario straordinario del Parco dell’Etna, Giovanni Riggio. A moderare la giornata la giornalista Mary Sottile.
Durante i lavori sono state presentate le line guida della ricerca che esplorerà alcuni temi progettuali che saranno posti alla base della realizzazione di un catalogo di buone prassi da mettere a disposizione di enti locali, ordini professionali, cittadini, che intendono realizzare il recupero alla fruizione di ruderi e relitti connotati da tecniche costruttive e materiali tipicamente etnei.
Il Deputato Nazionale Francesco Ciancitto, durante i lavori, ha espresso l’esigenza di tutelare senza imbalsamare, per vivere i luoghi, ma sempre nel rispetto dei valori naturalistici.
L’euro parlamentare Ruggero Razza, che ha rilanciato sul dubbio amletico tra far diventare il parco nazionale o farlo restare regionale, ha invitato a riflettere sulla possibilità di individuare una terza via, sottolineando che in ogni caso serve un cambiamento per rilanciare i territori etnei sul piano della competitività internazionale.
I rappresentanti delle comunità locali hanno sottolineato l’esigenza di avviare una sinergia per far si che l’Ente Parco diventi attore autorevole del territorio al fianco degli Enti Locali per costruire un nuovo modello di sviluppo. Invito, quest’ultimo, accolto dal Commissario Straordinario che ha assicurato la massima disponibilità all’ascolto delle esigenze dei territori ed alla collaborazione al fianco dei 20 comuni e della Città Metropolitana, che fanno parte dell’Ente Parco dell’Etna.
In conclusione dei lavori il Commissario Straordinario ha fatto presente che il progetto presentato durante la conferenza è solo il primo tassello di un più articolato programma che prevede la conversione del Palmento annesso al Monastero di San Nicolò, a Nicolosi, in un area museale etnea, la realizzazione di scavi archeologico che potranno portare alla luce e rendere fruibili i resti della originaria edificazione del Monastero risalente a circa il 1100 d.c., e la restituzione alla fruizione di una serie di sentieri del parco dell’Etna. Tutte iniziative volte a ridare all’Ente Parco dell’Etna il ruolo di autorevole attore dello sviluppo locale, nel rispetto della tradizione e dell’immenso patrimonio ambientalistico e geologico del Monte Etna patrimonio dell’UNESCO, ma con un occhio alla modernità e all’innovazione tecnologica al servizio della natura.