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MOBILITÀ E PARCHEGGI, CI SCRIVONO I CITTADINI, IL CENTRO STORICO: “UN SALOTTO SENZA POLTRONE”

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Che dire oltre ciò che hanno espresso più di 6mila cittadini di Catania che hanno risposto al nostro sondaggio su un tema molto sentito che rischia di fare saltare il banco di questa amministrazione catanese. A tal proposito oggi abbiamo ricevuto una nota, che pubblichiamo volentieri e che giriamo al sindaco Trantino, nella speranza che non la prenda con la solita supponenza incurante dei bisogni dei cittadini, del disagio per i disabili e dei commercianti che gridano aiuto.

“Si natura negat, facit indignatio versum”: come Giovenale la mia ispirazione è mossa dall’indignazione. Paradossale che a distanza di 20 secoli a muovere la mano sia la protesta verso una realtà che provoca rabbia. Come a dire che nulla è cambiato.

Protagonista della indignazione è la “bella Catania”, il cui centro storico è come un salotto senza poltrone. Bello per chi può agevolmente muoversi, ma senza posti a sedere per chi ha bisogno di strutture adeguate.

Per chi voglia andare al castello Ursino, ad esempio, non c’è modo di trovare un parcheggio riservato ai disabili e ciò crea un vero disagio sia per il disabile che per l’accompagnatore il quale deve in maniera rocambolesca lasciare la persona nel posto più vicino e andare alla ricerca di un parcheggio. Per non parlare dei marciapiedi, troppo stretti per un passaggio agevole.

La domanda sorge spontanea: chi ha previsto il salotto ha poi pensato anche a tutti i fruitori? Personalmente credo proprio di no e inviterei chi di competenza a fare un giro con una macchina riservata ai disabili o che trasporta persone anziane per constatare di persona. E’ semplice progettare su carta ma la realtà è un’altra storia. Probabilmente indossare anche se solo per qualche ora le scarpe e i panni di chi vive una disabilità motoria, servirebbe a capire meglio le esigenze di tutta la comunità, nessuno escluso. Michela Bonadies