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Politica

L’ODISSEA DI NINO NASO

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Bisogna fare estrema chiarezza sulle vicende giudiziarie che riguardano il sindaco di Paternò Nino Naso, dopo i festeggiamenti insoliti, come se fosse stato prosciolto dalle accuse che gli sono state contestate dalla Procura della Repubblica. Noi cercheremo di spiegarlo schematicamente, a prova di cretino come si suol dire, cercando di chiarire i troppi aspetti tecnico-giuridici, non a tutti comprensibili. Iniziamo dalla fine.

La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la decisione del Tribunale del Riesame che disponeva gli arresti per Nino Naso, rimanendo ancora imputato oggi per voto di scambio politico-mafioso nell’ambito dell’inchiesta “Athena”.
La difesa di Naso aveva presentato ricorso, contestando i gravi indizi di colpevolezza non già i provvedimenti cautelari, nella convinzione che caduti questi la sua situazione avrebbe potuto semplificare di molto la propria situazione giudiziaria.
Adesso gli atti torneranno al Tribunale del Riesame di Catania per una nuova udienza nella quale si dovrà meglio chiarire quali sono questi gravi indizi di colpevolezza, secondo i rilievi mossi dalla Suprema Corte.
Nel frattempo bisogna capire che Nino Naso e l’ex assessore comunale Salvatore Comis, stralciati dal filone principale, affronteranno il processo con giudizio immediato nell’udienza fissata a settembre del corrente anno.
Ricordiamo che l’inchiesta “Athena” ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio per 49 indagati, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, traffico e spaccio di stupefacenti, turbata libertà degli incanti aggravata dal metodo mafioso e corruzione, dove anche il sindaco Nino Naso è coinvolto nell’inchiesta ma nella sola parte che ha portato alla luce presunti casi di voto di scambio politico-mafioso durante le elezioni comunali del 2022.
Ma facciamo un passo indietro per chiarire schematicamente e ricostruire tutta la storia giudiziaria che lo riguarda e per la quale rimane ancora imputato, riassumendo e sottolineando i punti principali per fare comprendere a tutti lo stato dell’arte.
1. Il Tribunale del Riesame di Catania ha accolto la richiesta della Procura di disporre gli arresti per Naso e altri quattro indagati. Tuttavia, questa decisione è stata sospesa in attesa del pronunciamento definitivo della Corte di Cassazione che ha rimandato ad una nuova udienza dello stesso Tribunale del Riesame che dovrà chiarire.
2. Nino Naso ha dichiarato di essere sereno e di confidare nella giustizia, continuando però a rimanere in carica, malgrado le richieste di dimissioni da parte della politica e con il serio rischio di venire ulteriormente accusato di inquinamento delle prove.
3. Parallelamente, Naso e Comis hanno scelto il giudizio immediato, separando così il loro percorso giudiziario dagli altri indagati. Il processo ordinario per loro inizierà nel settembre 2025.
4. L’inchiesta “Athena” ha evidenziato presunti legami tra esponenti politici locali e membri del clan mafioso Laudani, con l’obiettivo di ottenere supporto elettorale in cambio di favori e nomine. Le indagini proseguono per fare piena luce sulla vicenda.
5. Questa del Riesame e della Cassazione è solo una tappa intermedia che afferisce solo al caso degli arresti, nel merito entrerà il processo per sapere alla fine se Nino Naso è colpevole o innocente.