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LEZIONE N°2 per gli aspiranti politici di domani

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LEZIONE n°2 per gli aspiranti politici di domani

Cari studenti, benvenuti alla lezione odierna su come gestire con maestria una crisi politica locale, prendendo spunto dall’illuminante vicenda dell’assessore Alfio Amato nel comune di Paternò. Preparatevi a un viaggio tra nomine fulminee, deleghe ballerine e dimissioni lampo.
1. La fulminea ascesa al potere: Il 18 dicembre 2024, l’avvocato Alfio Amato viene nominato assessore a Paternò, ricevendo deleghe di peso come Lavori Pubblici, Tributi, Patrimonio e Servizi Demografici ed Elettorali.
2. La delega “scottante” ai Tributi: Pochi giorni dopo, il 24 dicembre, l’assessore Amato rinuncia alla delega ai Tributi. Ufficialmente per evitare potenziali conflitti d’interesse, dato che esercita la professione forense nel Foro di Catania, che include il comune di Paternò.
3. L’opposizione vigile: I consiglieri comunali Mariabarbara Benfatto, Rosanna Lauria, Lorenzo Terranova e Francesco Borzì non si lasciano sfuggire l’occasione e presentano un’interrogazione per chiarire eventuali incompatibilità o conflitti d’interesse degli assessori Amato e Torrisi, entrambi avvocati.
4. Dimissioni tempestive: Il 14 gennaio 2025, meno di un mese dopo la nomina, l’assessore Amato rassegna le dimissioni, ufficialmente per “motivi personali, di salute e per sopravvenuti impegni lavorativi”. Una coincidenza davvero sorprendente!
5. La reazione dell’amministrazione: Il sindaco ringrazia l’avvocato Amato per l’impegno dimostrato e gli augura una pronta ripresa, sottolineando la gratitudine per il tempo dedicato alla comunità, sebbene sia stato breve.
6. Lezioni apprese: Questa vicenda ci insegna l’importanza di valutare attentamente le nomine politiche, considerando potenziali conflitti d’interesse, e di come le pressioni dell’opposizione possano portare a rapide “decisioni personali”.
7. Il silenzio assordante dell’assessore Amato: Mentre l’assessore Alfio Amato mantiene un rigoroso silenzio stampa degno di un monaco trappista, i consiglieri a lui vicini, Aldo Governa e Ilenia D’Amore, si fanno portavoce delle sue (non) dichiarazioni. Questi ultimi, con encomiabile zelo, e tenuto conto che solo qualche mese fa criticavano l’amministrazione comunale, chiedendo maggiore pulizia degli spazi pubblici, miglioramento della viabilità e valorizzazione del territorio , ora si fanno portavoce delle motivazioni del loro assessore dimissionario.
In sintesi, la storia dell’assessore Amato a Paternò è un esempio lampante di come la politica locale possa riservare colpi di scena degni delle migliori sceneggiature.
Dal mondo al contrario è tutto. Mariabarbara Benfatto.