Il “pobblema” del centro è “il traffico” (ft. Johnny Stecchino) , lo spazio è asfittico e tutti non possono trovare collocazione. Finito. Lagalla afferma che “vogliamo inglobare nuove sensibilità”, sperando nel risorgimento di un Terzo Polo, un’operazione andata finora male.
In Sicilia, a presidiare questo luogo virtuale sono Forza Italia e Mpa. Mentre a destra territorio è esclusivamente meloniano, quindi per gli altri diventa oltremodo difficile muoversi, gli spazi sono intasati. Lombardo l’ha capito prima degli altri, com’è per natura e ci si è lanciato con un triplo salto carpiato, precisando che “Siamo nel centrodestra, non vogliamo attaccare nessuno dei nostri alleati ma soltanto dare più forza alle nostre proposte”. Totò Cuffaro ci aveva provato da tempo inutilmente, ma è stato superato perché nessuno lo vuole, vorrebbero solo i suoi voti. Questa di LaLoMi è una sfida che supera tempi e confini della politica. Con una sola certezza, come afferma qualcuno: Lombardo e Cuffaro amici mai. But never say never again.
Altro tema è quello della prossima candidatura alla presidenza della regione. Ieri nella conferenza di presentazione della nuova formazione politica, che modificherà gli equilibri interni al centrodestra, sia Raffaele Lombardo, che Roberto Lagalla, sindaco di Palermo, ma non Micciché, si sono affrettati di sottolineare e rassicurare Schifani, dando garanzie per la ricandidatura del 2027. “Escusatio non petita accusatio manifesta”, e per non lasciarvi senza rima e conoscendo Lombardo, siam sicuri… gli farà la festa.