«Fratelli d’Italia ha preso una direzione precisa: Catania. I due descamisados, La Russa e Musumeci, oltre a godersi insieme qualche ora di (meritato) relax, starebbero architettando un piano per portare a Palazzo d’Orleans l’enfant prodige della politica etnea: Gaetano Galvagno, di Paternò [il più votato di FdI in Sicilia alle ultime regionali – ndr]. Il figlioccio politico del presidente del Senato, direttore d’orchestra all’Assemblea Regionale, con cui persino Raffaele Lombardo gode di rapporti privilegiati, potrebbe essere lo sfidante di Edy Tamajo per la successione di Renato Schifani, ormai consunto dalle numerose emergenze capitate sul suo tavolo e dalle difficoltà nel contenere i malumori e le fughe da Forza Italia […] Saranno La Russa e Musumeci, Razza e Galvagno a dare forma alla edizione 2.0 di Fratelli d’Italia, che al prossimo giro… [punterebbe alla presidenza della Regione- ndr]». Così scrive oggi Alberto Paternò per Buttanissima Sicilia.
Noi sottolineiamo solo che questo “squadrone”, alle ultime Europee ha fatto una doppietta storica, è riuscito a far eleggere a Strasburgo Giuseppe Milazzo e Ruggero Razza. Mentre altri patrioti catanesi hanno veleggiato senza voler metterci la faccia, ai quali però non è riuscito lo sgambetto ai danni di Ruggero Razza, senza nessun successo. Razza, ex assessore regionale alla Salute, ha ottenuto un pass per l’Europarlamento, grazie ai voti degli ex di Diventerà Bellissima e del Presidente dell’ARS Gaetano Galvagno. Sono state queste le prove generali per il futuro?