di Debora Borgese
Scusate ma avrei anche io qualcosa da dire oggi!
Vedete. È il vizio di manipolare a proprio vantaggio la realtà il vero dramma che incombe nella città di Catania.
Veniamo alle ultime delle Sezioni Riunite della Corte dei Conti e all’interdizione a Enzo Bianco che dai principali organi di stampa è passata come sanzione annullata.
Le Sezioni riunite della Corte dei Conti non hanno annullato la sanzione. Invero, hanno ribadito che la Corte dei Conti non può comminare la sanzione interdittiva ma solo accertare eventuali presupposti di fatto della responsabilità.
Significa che Bianco & Co sono stati assolti o è stata loro annullata la sanzione? La risposta è assolutamente NO. Significa che la Corte dei Conti non può comminare la sanzione dell’incandidabilità. PUNTO.
Significa che le Sezioni Riunite della Corte dei Conti abbiano sollevato da ogni responsabilità sul dissesto Bianco & Co? Assolutamente NO.
Quello che le Sezioni Riunite della Corte dei Conti hanno ribadito è che la Corte dei Conti può solo riscontrare le responsabilità, cosa che è stata fatta sia in primo che in secondo grado.
Vi ricordo che esiste il TUEL, il Testo Unico degli Enti Locali che all’articolo 248, comma 5, dispone quanto segue:
“[…] gli amministratori che la Corte dei conti ha riconosciuto, anche in primo grado, responsabili di aver contribuito con condotte, dolose o gravemente colpose, sia omissive che commissive, al verificarsi del dissesto finanziario, non possono ricoprire, per un periodo di dieci anni, incarichi di assessore, di revisore dei conti di enti locali e di rappresentante di enti locali presso altri enti, istituzioni ed organismi pubblici e privati. I sindaci e i presidenti di provincia ritenuti responsabili ai sensi del periodo precedente, inoltre, non sono candidabili, per un periodo di dieci anni, alle cariche di sindaco, di presidente di provincia, di presidente di Giunta regionale, nonché di membro dei consigli comunali, dei consigli provinciali, delle assemblee e dei consigli regionali, del Parlamento e del Parlamento europeo. […]”
Tradotto, vuol dire che se domani mattina si dovesse decidere di andare a votare ed Enzo Bianco e gli altri soggetti ritenuti responsabili del dissesto finanziario del Comune di Catania si volessero candidare, gli altri candidati potrebbero denunciarli e il Procuratore della Repubblica potrebbe dire: “Fermi tutti! ALT GIOCO! Bianco & Co sono incandidabili”. Oppure, il Prefetto, potrebbe intervenire dicendo: “Cosa credete di fare con l’interdizione? Non vi potete candidare per dieci anni!”. Quindi, seguirebbe l’intervento del Ministero dell’Interno e amen.
Sinceramente, non è il giochetto di chi cura la comunicazione di Bianco o Bianco stesso a stupirmi. Quello che ancora oggi mi lascia non poco perplessa è quel copia e incolla compulsivo che, a parer mio, è un insulto all’intelligenza dei catanesi… me compresa. E sinceramente non lo meritiamo.
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