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LA GUERRA DI FORMIGLI

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Prosegue la guerra di PiazzaPulita contro il centrodestra. Nella puntata del 14 ottobre Corrado Formigli ha mandato in onda la terza parte dell’inchiesta ai danni di Fratelli d’Italia, per poi attaccare Matteo Salvini Giorgia Meloni. Non solo, perché è stato tirato in ballo anche il leghista Max Bastoni che non ha atteso prima di replicare. “Ho deciso di querelare Corrado Formigli per avermi attribuito frasi mai pronunciate con il solo obiettivo di falsificare la realtà e istigare gli haters da tastiera che non hanno tardato a palesarsi sul mio profilo Facebook con insulti e minacce – ha detto all’Adnkronos il consigliere del Carroccio in Lombardia -. Ritengo responsabile anche La7 per non aver vigilato sulla trasmissione Piazzapulita in cui si è di fatto negato deliberatamente il contraddittorio”.

 Una presa di posizione ribadita attraverso una nota: “Evidentemente dopo il fallimento del giornalista di Fanpage, Salvatore Garzillo, di farmi accettare finanziamenti illeciti, han deciso di attivare una gogna mediatica nei miei confronti. Gogna mediatica che, come ha ben ricordato il Garante per la protezione dei dati personali Pasquale Stanzione, non è informazione”. Il riferimento è all’inchiesta condotta da Fanpage, durata tre anni, che accusa alcuni big della Lega e di FdI di presunti finanziamenti illeciti e nostalgia del ventennio fascista.

Un’inchiesta che ha portato all’autosospensione dell’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza. Eppure i misteri sul lavoro svolto non mancano, a partire da chi abbia finanziato il tutto. La stessa Meloni per vederci chiaro ha chiesto più volte l’intero girato a Formigli che invece ha fatto spallucce. Di più, il conduttore ha accusato la leader di non volersi presentare in studio quando in realtà la Meloni ha detto di sì a patto che prima riceva le 100 ore di girato.

qtsicilia@gmail.com