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IL MITICO TUCCIO D’URSO ESCE DALLA PORTA…ENTRA DALLA FINESTRA

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L’Ing. Tuccio D’Urso, mitico Dirigente della Regione Siciliana, dal 01 Settembre è stato posto in quiescenza per raggiunti limiti di età. 

Catanese di nascita e palermitano di adozione, negli ultimi anni della sua carriera ha ricoperto il ruolo di Dirigente Generale del Dipartimento regionale dell’Energia. Ruolo conquistato dopo una carriera contrassegnata da luci ed ombre, iniziative clamorose e processi. 

Negli ultimi mesi della sua carriera ha avuto un’ulteriore ribalta. Ha iniziato una battaglia contro i dipendenti regionali, bloccando le ferie di ai dipendenti del Dipartimento Energia  e per essere stato al centro di una polemica con l’ARS per il tentativo, fallito, di restare in servizio nonostante i raggiunti limiti di età. Secondo i grillini, e non solo, il Presidente ColonNello Musumeci ha tentato di fare approvare una legge, con tutti i connotati per essere considerata una norma ad personam, che avrebbe consentito a D’Urso di restare in servizio fino a settanta anni ed oltre i limiti consentiti dalla normativa sul pubblico impiego. 

D’Urso, confortato dal supporto del suo (dell’Energia) Ufficio Legale, guidato da un non avvocato, ha sostenuto che esistevano i presupposti per restare in servizio, a semplice richiesta. La Funzione Pubblica, e anche il Capo di Gabinetto del Presidente della Regione Musumeci, erano di parere contrario, si sono fermamente opposti con atti ufficiali. Il ColoNello Musumeci, fortemente contrariato per il solo fatto di essere stato contestato, ha proposto una legge, che l’ARS per ben due volte ha legittimamente bocciato, dimostrando di fatto che il Presidente non ha credito per le minkiate e che è depotenziato nel ruolo e nelle mansioni.

In Dipartimento regionale Energia parrebbe che in molti hanno tirato un respiro di sollievo alla sua dipartita come Dirigente Generale. Soprattutto al 9 piano, all’Ufficio di Gabinetto dell’Assessore, dove sembrerebbe che l’ipotesi di permanenza in servizio dell’Ing. Tuccio D’Urso non era stata accolta affatto bene. 

L’assessore infatti è stato in contrasto con l’Ing. D’Urso in varie occasioni. Una di queste, la più eclatante ma non l’unica, quella relativa al Cava Fassa sita ad Agira nell’ennese. Il Dirigente Generale pochi giorni prima di andare via aveva concesso alla Cava una nuova autorizzazione alla ripresa delle attività, sospesa a suo tempo in quanto la cava era stata realizzata in terreni di un mafiosi,  tale Giuseppe  Pecorino, raggiunto da misure interdittive e da un sequestro del patrimonio.

La vicenda presenta molti lati oscuri in quanto l’Assessore Pierobon con più atti formali del 2019 e del 2020 ha richiesto all’Ing. D’Urso di valutare attentamente la pratica e di notiziarlo preventivamente degli esiti dell’istruttoria, prima ancora di assumere qualunque iniziativa.

L’Ing. D’Urso in dispregio dell’Assessore e del suo atto di indirizzo, pochi giorni prima di andare via, come estremo atto della sua gestione, ha autorizzato la riprese delle attività della cava, avvantaggiando di fatto un mafioso, garantendogli di fatto notevoli benefici economici.

Escludiamo tassativamente che l’Ing. D’Urso abbia assunto la decisione, in dispregio delle direttive dell’Assessore, per interessi personali o per avvantaggiare un mafioso, ma sta di fatto che dopo la sua dipartita l’Assessore ha chiesto chiarimenti ed approfondimenti al nuovo Direttore Generale e parrebbe che contestualmente sia partita una indagine delle autorità competenti. Non uniche invero.

Altre indagini infatti sono state avviate anche dalla Corte dei conti, per delle promozioni effettuate in dipartimento, in favore di funzionari fedelissimi dell’Ing. D’Urso, effettuate anche queste in dispregio della normativa di settore, prontamente impugnate dalla Funzione Pubblica, che oltre a dichiarare tutto illegittimo ha deferito il Dirigente generale alla Corte dei Conti. 

Nel frattempo l’Ing. Tuccio D’Urso, libero da impegni di lavoro, fatta eccezione per un incarico di consulente a titolo gratuito per l’Energia ottenuto da Presidente Colon-Nello Musumeci, si diletta su Facebook pubblicando e sostenendo post, articoli e video che osannano alla sua magnificienza. Peccato che a rispondere con like e mi piace siano sempre i soliti suoi quattro sostenitori. 

Ma una passeggiata ogni mattina alla villa comunale con i nipotini noooo ? Sembrerebbe quasi che l’Ing. D’Urso non riesca a darsi pace e a metabolizzare che è un pensionato d’Oro della Regione Siciliana e che le sue azioni, ancorchè eclatanti, non sono state sufficienti a fargli avere gli onori della cronaca nell’accezione migliore del termine.

qtsicilia@gmail.com