Il CGA ha emesso un’ordinanza collegiale, di natura interlocutoria, nei processi instaurati dall’On.le Pippo Gianni, per la revocazione delle sentenze nn. 46/2014, 47/2014 e 394/2014 emesse dal Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana per dolo del giudice De Lipsis, Presidente ed estensore del Collegio che ha deciso le cause, in seguito condannato per corruzione in atti giudiziari proprio per questa causa avendone pilotato le sentenze.
Con detta ordinanza il CGA ha rigettato le eccezioni di rito sollevate dalle parti resistenti, accogliendo la tesi prospettata dal ricorrente, ritenendo ammissibile la domanda. Il Collegio ha inoltre disposto, volendo veder chiaro sulla questione, l’acquisizione nel processo di tutti gli atti dei procedimenti penali in corso e/o conclusi sulla vicenda per cui è causa, procedimenti penali che hanno riguardato l’intensa attività del giudice di Siracusa e di Roma, nonché di tutti gli atti delle elezioni del 2012 da parte della Prefettura di Siracusa.
L’On.le Gianni, difeso dagli Avv.ti Michele Cimino, Massimiliano Mangano e Valentina Castellucci, si ritiene soddisfatto del provvedimento: “attendo con ansia la pronuncia sul merito della vicenda, la cui udienza si terrà il prossimo 23 settembre 2020, per ristabilire al più presto la giustizia violata. Sono pronto ad intraprendere ogni ulteriore via legale, attivando anche la Corte di Giustizia Europea, la mia è una battaglia legale per far rispettare la costituzionalità dello Statuto della regione; Sono fiducioso che il C.G.A. potrà prendere atto del fatto che quelle sentenze di cui si chiede la revocazione siano state emesse con dolo del giudice, condannato per corruzione in atti giudiziari, ed eliminando la mortificazione che è stata fatta della legislazione regionale”.
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