Nel luglio scorso, a seguito della pubblicazione da parte del CEFPAS di un avviso pubblico finalizzato all’assegnazione di incarichi a tempo determinato con contratto di diritto privato ex art. 15 Octies D. Lgs. 502/1992 per “Esperto amministrativo giuridico”, che in un bando di siffatta maniera significa tutto e non significa niente, avevamo a nostra volta pubblicato una vignetta “provocatoria”, musicata alla nostra maniera, con la quale immaginavamo già chi avrebbe potuto partecipare e vincere la selezione. In quella occasione scrivemmo che avrebbe potuto vincere la selezione “PONTE, PONTICELLO e PONTILLO”. C’abbiamo azzeccato.
Noi certamente non siamo dei veggenti e nemmeno disponiamo di qualità divinatorie, ma più semplicemente leggendo il bando e confrontandoci con le nostri fonte all’interno del CEFPAS, oltre a consultare la sfera magica, abbiamo riscontrato in maniera inequivocabile una serie di elementi per i quali immaginare che il bando avrebbe potuto essere stato cucito, con sartoriale professionalità, sulle professionalità competenze, esperienze ed appartenenze di tale Gioacchino Pontillo, funzionario regionale “temporaneamente in forza al CEFPAS” per comando, notoriamente appartenente alla corte del Gallo Afflitto di Agrigento e fedelissimo del suo scudiero Davide Mengacci di Porto Empedocle.
Ebbene trascorsi alcuni mesi ed esperite le procedure concorsuali il dado è tratto. Infatti con la delibera 200 del 27 settembre 2024 il magnifico Direttore del Centro approva gli atti conseguenti alla selezione avviata e completata.
Guarda caso, il candidato Gioacchino PONTILLO è stato dichiarato dalla commissione di valutazione, unico idoneo con un punteggio finale di 85/’IOO nell’ambito della graduatoria di cui all’avviso pubblico approvato con la delibera n.162 del 16 luglio 2024.
Dalla delibera infatti, sembrerebbe, che nonostante la fame di lavoro che esiste in Sicilia e le numerosissime qualificate competenze di cui dispone la nostra regione, in ambito economico giuridico, visti i requisiti richiesti non c’è stata storia e l’unico candidato che si è presentato è stato Gioacchino Pontillo, e che inevitabilmente lo stesso è stato dichiarato idoneo.
Ora commentare un evento del genere è veramente difficile, se non altro perché sembrerebbe inverosimile poter indovinare, con due mesi d’anticipo, chi avrebbe vinto la selezione. Ma se dei burloni come noi, senza competenza ed esperienza di pubblica amministrazione, riescono a immaginare, fin dalle prime battute, quale sarebbe stato l’esito finale di una selezione pubblica, sorge il ragionevole dubbio che la gestione del CEFPAS possa essere in qualche modo influenzata e condizionata dal mago “formaggino” e dalla strega “sbirulina”.
O magari ancora peggio essere oggetto di “traffico di influenze” e come sappiamo a Palermo il traffico è una piaga, capace di condizionare, fin dal sorgere un procedimento amministrativo, determinandone l’esito finale.
Certamente noi non dubitiamo nella maniera più assoluta della integerrima rettitudine del Direttore del Centro, e nemmeno del lavoro encomiabile svolto dalla commissione all’uopo incaricata, e ancor meno del buon Pontillo, unico candidato selezionato, tanto più di una selezione per la individuazione di un esperto che al momento non sarà incaricato. Infatti a ben vedere la delibera, al momento, non da luogo ad impegno di spesa e nemmeno al conferimento di un incarico.
Infatti, il Direttore lo incaricherà, ove ne ricorrano le necessità per l’ente, ed a supporto di progetti che richiederanno nel prossimo futuro la competenza, l’esperienza, la capacità del selezionato.
Al momento quindi il selezionato metterà in tasca la selezione, per poi esibirla in sordina in momenti migliori e lontano dalle attenzioni odierne. Soprattutto le nostre !!!
Detto ciò, pur non essendo al momento la selezione fruttuosa di un qualunque incarico oneroso, appare del tutto evidente che qualcosa al CEFPAS continui a non funzionare, o forse a funzionare fin troppo bene, per soddisfare aspirazioni di politici e politicanti al loro seguito, che ormai del CEFPAS hanno fatto il loro feudo per amici, mogli e quant’altro.
Noi non abbiamo avuto remore a raccontare i fatti, nè questi nè altri, forse non abbiamo detto e scritto panzane. Ma visto che il CEFPAS è un ente pubblico auspichiamo che presto ben altri palazzi si occupino di loro, dei responsabili di queste azioni predatorie continue intollerabili, per le quali una volta per tutti occorre individuare e punire registi, attori, siano essi principali che comparse.