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I BUONI SPESA NON POSSONO ESSERE MERCE DI SCAMBIO ELETTORALE

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di Domenico Signorelli
I buoni spesa sono un diritto fondamentale che non ammette nessuna discriminazione tra i cittadini. La prestazione prevista dall’ordinanza del capo della protezione civile (il buono spesa) non è una prestazione rientrante nei servizi sociali comunali ai sensi della legge 328/2000.
Quindi la prima verità. Interviene il Governo che ordina ai comuni di regolamentare l’erogazione del sostegno economico in modo che sul territorio nazionale nessun soggetto in stato di necessità ne sia escluso.
Si legge, all’art. 2 comma 5 dell’ordinanza, che viene affidata ai comuni “l’individuazione dei fabbisogni alimentari e nella distribuzione dei beni”. Ai comuni non è quindi attribuito il potere di determinare la platea dei beneficiari in base ad un criterio diverso dal “fabbisogno” provocato dal Covid-19. L’esclusività di questo criterio di attribuzione è confermata dall’art. 2, co. 6: “L’Ufficio dei servizi sociali di ciascun Comune individua la platea dei beneficiari ed il relativo contributo tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19 e tra quelli in stato di bisogno, per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico”. L’unico criterio ammesso è l’essere in stato di bisogno causato e/o aggravato da Covid-19. Per frenare l’aumento dei contagi causato dalla seconda ondata dell’epidemia da Covid-19 che ha colpito tutta l’Europa, il Governo ha messo in atto nuove azioni di contenimento sanitario. Allo stesso tempo, sono stati adottati interventi volti ad assicurare un tempestivo sostegno economico in favore delle categorie più colpite dalle più recenti restrizioni, adottando ampi provvedimenti. I provvedimenti nella fattispecie sono stati resi tali grazie al:
1) Decreto Legge 23 novembre 2020, n. 154 precisamente chiamato Decreto SOSTEGNI;
2)Il Decreto Sostegni bis (decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106.

Potrei continuare, ma dire o fare diventare i buoni spesa elemento da campagna elettorale si commenta da solo.
qtsicilia@gmail.com