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Si è svolta ieri a Paternò, presso l’aula magna dell’ITE la conferenza di presentazione dell’operazione Bully Box. Conferenza che ha avuto un notevole successo.
«Il bullismo non è uno scherzo – ci afferma Maria Barbara Benfatto-. Non è un gioco. È un’ombra che si insinua nella vita di chi lo subisce, rubandogli la serenità, la fiducia in sé stesso e, nei casi più gravi, la voglia di andare avanti. A volte si manifesta con parole taglienti, altre con gesti violenti, con l’emarginazione, con sguardi che umiliano, con messaggi crudeli scritti dietro lo schermo di un telefono. Il cyberbullismo ha amplificato questa piaga: oggi, gli insulti e le prese in giro non si fermano più all’uscita della scuola, ma inseguono le vittime anche nelle loro case, nei loro momenti di solitudine, attraverso i social, le chat, i video virali.
Voglio chiedervi una cosa: vi siete mai fermati a pensare a cosa significhi davvero essere vittima di bullismo? Vi siete mai messi nei panni di chi ogni giorno va a scuola con il terrore di essere preso in giro? Di chi finge di stare bene per non dare soddisfazione ai suoi aguzzini? Di chi si sente solo, incompreso, senza via d’uscita?
Oggi voglio rivolgermi a tutti voi.
A chi ha subito o sta subendo bullismo: non siete soli. Parlate, chiedete aiuto, non abbiate paura di denunciare. La vostra voce ha valore e c’è sempre qualcuno disposto ad ascoltarvi e a difendervi.
A chi ha assistito senza intervenire: il silenzio è complicità. Difendere qualcuno non significa solo alzare la voce, ma anche offrire sostegno, far sentire una presenza, dire “Io sono con te”. Non giratevi dall’altra parte, perché anche un semplice gesto può cambiare la giornata – e la vita – di chi soffre.
E infine, a chi ha praticato il bullismo, magari senza nemmeno rendersene conto: fermatevi e pensate. Pensate a quello che state facendo, a come vi sentireste se quelle parole, quelle risate crudeli, quelle umiliazioni toccassero voi o qualcuno che amate. Ogni parola ha un peso, ogni azione ha una conseguenza. Essere forti non significa calpestare gli altri, ma tendere loro la mano.
Oggi abbiamo la possibilità di cambiare le cose. Il rispetto, l’empatia e la gentilezza devono essere i nostri strumenti. La scuola deve essere un luogo sicuro per tutti, un posto dove crescere senza paura, dove sentirsi accettati per quello che si è.
Perché nessuno merita di soffrire. Perché la vita di ogni persona vale più di mille insulti. E perché tutti noi, insieme, possiamo fare la differenza.
Grazie di cuore al Rotaract Paternò Alto Simeto per aver promosso e portato avanti con entusiasmo l’iniziativa delle Bully Box.
Un sentito ringraziamento all’Assemblea Regionale Siciliana e al Suo Presidente On. Gaetano Galvagno per aver con grande sensibilità patrocinato il progetto, all’ Eurodeputato on. Ruggero Razza, che è intervenuto oggi dando un contributo umano e di spessore al dibattito e al consigliere Lorenzo Terranova per la collaborazione e il costante supporto.
Un riconoscimento particolare meritano tutti i Dirigenti scolastici che hanno aderito al progetto e gli insegnanti oggi presenti in Loro rappresentanza I.M.S. “F. De Sanctis,”, I. I. S. “M. Rapisardi”, I.I. S. “ F. Redi”, I.C. “Don Milani”, I.C. “L. Radice-Virgilio” e una sincera gratitudine va alla Dottoressa Concetta Centamore, Dirigente scolastico dell’ I.T.E. “G. Russo”, che ha ospitato l’evento».