COMUNICATO STAMPA
iniziative a Catania, in tutta Italia e conferenza istituzionale presso il Senato della Repubblica per sensibilizzare e promuovere un cambiamento culturale.
Il 22 ottobre si celebra la Giornata Internazionale di Consapevolezza sulla Balbuzie, ricorrenza istituita nel 1998 grazie a un progetto promosso da ISA (International Stuttering Association), ELSA (European League of Stuttering Association) e IFA (International Fluency Association). Quest’anno, per il settimo anno consecutivo, la Cooperativa Sociale Psicodizione Onlus organizza una serie di iniziative in piazze, scuole e luoghi istituzionali, mirate a sensibilizzare l’opinione pubblica e a promuovere una maggiore consapevolezza su questo disturbo.
Uno degli appuntamenti di maggiore rilevanza sarà la Conferenza del 23 ottobre presso il Senato della Repubblica, dal titolo: “Balbuzie: stato dell’arte e bisogni inascoltati, il ruolo delle istituzioni e della Società civile”. La conferenza, organizzata su iniziativa della Vice Presidente del Senato, Sen. Mariolina Castellone, è promossa da Psicodizione Onlus in collaborazione con Meritocrazia Italia. L’obiettivo principale è confrontarsi sulla situazione attuale che ruota intorno al disturbo della balbuzie e la stesura di un Manifesto di intenti condiviso che riunisca istituzioni, professionisti, tecnici e tutti i portatori di interesse, al fine di avviare un percorso comune per il miglioramento delle politiche di inclusione e il riconoscimento dei diritti delle persone che balbettano.
Il Manifesto per un cambiamento culturale e legislativo
La creazione del Manifesto rappresenta un passo cruciale per produrre un cambiamento culturale e per sviluppare protocolli specifici negli ambiti di sanità, istruzione e lavoro.
“Il Manifesto sarà lo strumento attraverso cui porre le basi per un’azione concreta a favore di una maggiore inclusione e riconoscimento per chi soffre di balbuzie. È necessario un protocollo uniforme per garantire a ogni persona che balbetta pari opportunità e supporto adeguato in ogni fase della propria vita”, afferma la dott.ssa Chiara Comastri, Psicologa, ideatrice del metodo Psicodizione ed ex balbuziente. I dati parlano chiaro: i bambini e gli adolescenti che balbettano hanno una probabilità molto più alta di essere vittime di bullismo, con ripercussioni negative sul rendimento scolastico e sull’abbandono degli studi. Sul fronte lavorativo, chi soffre di balbuzie ha maggiori difficoltà a ottenere promozioni, salari adeguati e posizioni lavorative di rilievo.
27 ottobre: iniziative di sensibilizzazione a Catania e in altre piazze italiane
L’Italia intera, tra cui la Sicilia, sarà interessata da molteplici attività di sensibilizzazione. A Catania, in Piazza Università dalle 16.00 alle 19.00, volontari di Psicodizione, genitori e operatori del settore daranno vita a una serie di momenti interattivi e attività di informazione. Saranno organizzati giochi, letture e occasioni di riflessione per permettere ai partecipanti di comprendere le difficoltà vissute quotidianamente da chi balbetta. Questi eventi saranno trasmessi anche sui canali social di Psicodizione grazie ad una diretta che collegherà tante Piazze da Nord a Sud, coinvolgendo una platea ancora più vasta e promuovendo il messaggio di inclusione e sensibilizzazione su scala nazionale.
“Un ringraziamento particolare va al Comune di Catania, nella persona di VIVIANA LOMBARDO, Assessore alle Pari opportunità e alle Politiche giovanili, per aver accolto e dato fattivo supporto alla diffusione della Giornata Internazionale di Consapevolezza sulla Balbuzie, al fine di contribuire a promuovere una maggiore informazione su questo disturbo, sulle sue conseguenze e abbattere quegli stereotipi che contribuiscono ad aumentare il senso di frustrazione e a limitare le relazioni sociali e lavorative di milioni di persone in tutto il mondo” hanno dichiarano la dott.ssa Chiara Comastri e il dott. Rosario Mancuso.
Parteciperanno alla Conferenza Stampa che si terrà lunedì 21 ottobre alle ore 11:00 presso il Castello Leucatia: Rosario Mancuso, Dott. in Psicologia e Assistente di Psicodizione, Antonino Mazzarà, studente in Psicologia e Tutor di Psicodizione, Avv. Viviana Lombardo, Assessore alle Politiche Giovanili e Pari Opportunità, Ing. Fabrizio D’Emilio, Direttore Pubblica Istruzione, Pari Opportunità e Politiche Giovanili e la Dott.ssa Elena Granata, Responsabile E.Q. Politiche Giovanili.
Ecco le città in cui saremo presenti: Torino – Piazza Castello (16.00 – 19.00), Milano – Piazza Castello (16.00 – 19.00), Verona – Piazza Bra (16.30 – 19.00), Bologna – Piazza Maggiore (16.00 – 19.00), Reggio Emilia- Piazza del Monte (16.00 – 19.00), Prato – Piazza Duomo (16.00 – 19.00), Roma – Piazza dei Re di Roma (16.00 – 19.00), Bari – Piazza dell’Economia (16.30 – 19.00), Napoli – Piazza Dante (16.00 – 19.00), Catania – Piazza Università (16.00 – 19.00), Palermo – Piazza Verdi (16.00 – 19.00).
Le attività di sensibilizzazione proseguiranno in numerose scuole italiane con incontri realizzati da ragazzi che hanno vissuto la balbuzie e alcuni genitori che condivideranno le loro storie e i tutor di Psicodizione che daranno informazioni e consigli su come essere di supporto a una persona che balbetta.
Nell’area del catanese terremo un incontro il 13 novembre presso il Liceo Classico e Artistico di Paternò con ben 14 Classi a Partecipare saranno i ragazzi che porteranno le loro storie Giorgia Virgillito, Carmen Pistone e Deborah Imbrogiano insieme agli operatori il dott. Rosario Mancuso e Antonino Mazzará.
Si sta, infine, lavorando per realizzare una serie di altri incontri nelle scuole di Catania al fine di diffondere nel tempo una cultura di inclusione, supporto e informazione sulla balbuzie e le fragilità nascoste di cui ancora i parla davvero troppo poco.
Perché è importante fare informazione sulla balbuzie
I bambini e gli adolescenti che balbettano sono più soggetti a bullismo, con percentuali che variano dal 43 al 61%, rispetto al 9-22% dei loro coetanei normofluenti (Blood et al., 2011). La balbuzie incide anche sul rendimento scolastico, con un rischio maggiore di ripetere l’anno e un tasso di abbandono scolastico più alto. A livello lavorativo, ricerche internazionali mostrano come le persone che balbettano tendono ad avere un tasso di disoccupazione più elevato. Inoltre, è più probabile che occupino posizioni socioeconomiche inferiori rispetto a chi non soffre di questo disturbo (McAllister, Collier, & Shepstone, 2012). Il 70% delle persone che balbettano ritiene che la balbuzie sia il principale ostacolo alle promozioni lavorative, il 33% afferma che interferisce con le loro prestazioni e circa il 20% ha rinunciato a opportunità di promozione a causa del disturbo (Klein & Hood, 2004).
Nonostante le evidenze scientifiche, la balbuzie è ancora oggi un tabù per molte famiglie e sottovalutata sia nel percorso scolastico che lavorativo. La mancanza di informazione contribuisce ad aumentare lo stigma verso questo disturbo, impedendo a milioni di persone in tutto il mondo di vivere una vita pienamente integrata. Le conseguenze sociali e psicologiche della balbuzie, infatti, sono significative.
Molti studi dimostrano che le persone con balbuzie arrivano ad avere bassa autostima e ridotto senso di autoefficacia, con ripercussioni dirette sulla loro qualità di vita.