Un bando articolato, finalmente apparentemente trasparente (consultabile sull’albo pretorio) se non fosse che quanto prescritto non potrà essere realizzato da qualcuno, anche dai più esperti, dato il tempo brevissimo a disposizione, quindi andrà deserto, per poi consentire all’amministrazione di adire all’affidamento diretto. Ops, ma che anche questo dovrà avere le stesse prescrizioni della manifestazione d’interesse. L’alternativa è l’imbroglio, cioè dare una mano di vernice alla procedura, pulire l’incanto, per poi fare come sempre, calpestare le norme, il buon senso e la buona amministrazione. Processo alle intenzioni? Vedremo.
Ecco quanto scrive il giornalista Andrea Di Bella e non solo Andrea Di Bella:
di Andrea Di Bella
«Questo scorcio di fine estate a Paternò potrebbe riservare delle sorprese. Anzi, una sorpresa in particolare, vale a dire la non realizzazione – forse per la prima volta nella storia da quando istituita – della “Fiera di Settembre”, la rassegna di promozione del commercio e dell’artigianato che tanto ha reso famosa questa città, specie sul finire degli anni ‘80 e per tutti gli anni ‘90. Nel tempo, con le varie Amministrazioni, la manifestazione ha anche cambiato location rispetto alla sua storica collocazione, cioè il Giardino Moncada. Negli anni, in particolare dal 2012 in avanti, tutte le edizioni della Fiera hanno subito un progressivo “imbarbarimento”, divenendo non più un’occasione di rilancio vero del mondo produttivo della città e non solo, ma una specie di festival dell’ambulantato locale, ovviamente con tutto il rispetto per gli ambulanti e la loro mercanzia. Oltre a questo, l’Ente ha nel tempo faticato sempre di più nell’organizzare l’evento, tanto da essersi ultimamente affidata a soggetti esterni che offrissero quello che in quel dato momento l’Amministrazione Comunale riteneva necessario, di anno in anno.
Ora, si da il caso che il 2024 pare essere un anno molto particolare per chi governa la città. Primo: i livelli di vivibilità di Paternò sono ai minimi storici. Questo non lo diciamo noi in particolare, ma migliaia di paternesi in giro per tutta la città, dal centro alle periferie, passando per i social. Secondo: la popolarità di chi oggi è al timone della macchina amministrativa paternese è ridotto ai minimi termini – l’inchiesta della Magistratura che ha portato all’arresto di un ex assessore e all’iscrizione nel Registro degli Indagati dalla Procura di Catania di un altro ex assessore e dell’attuale sindaco Nino Naso accusati di voto di scambio con la mafia – fa da contorno ormai a tutte le questioni che riguardano Paternò. E guai a non essere così, perché bisogna sempre avere bene a mente di dove ci troviamo e cosa accade nel territorio, intorno a noi.
Adesso, tornando alla Fiera di Settembre di quest’anno, ci chiediamo e chiediamo in generale: tenuto conto del fatto che per l’estate 2024 l’Amministrazione Comunale, nella sua ultima formazione definita da alcuni “di alto profilo”, non ha ritenuto di programmare neanche uno, dicasi un evento di intrattenimento (cosa che invece in altri centri, anche a noi molto vicini, è stato fatto con ottimi risultati di critica e pubblico), è mai possibile che venga pubblicato il 21 agosto un bando per l’individuazione di un Ente o Associazione che organizzi la Fiera di Settembre, con scadenza il 26 agosto, considerato che la Fiera dovrebbe poi tenersi da giorno 12 al 16 settembre prossimi? E poi, si rimane basiti nel leggere il bando cui dovrebbero partecipare a tempo di record le eventuali Associazioni interessate. Noi il bando lo abbiamo letto. Tra i tanti incredibili cavilli e le incredibili richieste, salta all’occhio una cauzione quantificata in euro 3000,00 che dovrebbe essere versata subito, al momento dell’accettazione. Ed in più, si chiede all’Ente cui sarebbe affidata la manifestazione di stipulare contratti, evidentemente ex novo, di fornitura di energia elettrica, a cui il Comune affiancherebbe soltanto un aiutino di 6 kilowatt aggiuntivi. Una miseria. E potremmo continuare. Oggi è giorno 23 agosto, tra meno di 3 giorni alle ore 12:00 scade la manifestazione di interesse. L’Amministrazione, forse, salverebbe la faccia se dicesse chiaramente alla città che per quest’anno, a parte le temperature, si è scientificamente deciso di lasciare che a Paternò non fosse estate. Qualcuno, forse, salverebbe almeno la faccia».