Un’analisi breve ma significativa di Andrea Di Bella, giornalista già portavoce del sindaco di Paternò Nino Naso, che conosce benissimo anfratti e meccanismi del “nasismo” imperante. Solo Paternò, rispetto ai maggiori comuni del circondario, dove vince chi amministra, la candidata alle Europee del “regime” paternese che governa Paternò, perde rovinosamente.
La lista (Forza Italia) sostenuta da Naso e dai nasisti non arriva in “pole position”, malgrado l’apporto elettorale alla lista più che significativo di Marco Falcone, candidato anch’esso e che supera addirittura la capolista Caterina Chinnici che arriva a meno di 1300 voti, che come detto era sostenuta dal sindaco in carica e dalla sua pletora pseudo autonomista.
Una menzione a parte meritano Tripoli, Gulisano e Aiosa (MPA) che oltre che a sostenere la Chinnici si misuravano a parte con Michele Cossa al quale hanno portato 550 voti, , cifra da sottrarre al monte preferenze complessivo. Ma NasoNino quindi quanto pesa? Il resto lo ha detto Di Bella nel video.
