
Da giorni la notizia rimbalza sui principali mezzi di informazione nazionale: sul lungomare di Catania si è aperta un’impressionante voragine che ha inghiottito parte di Piazza del Tricolore.
“Il mare si riprende il suo spazio” gridano in molti. In realtà la notizia per i catanesi è quasi una non-notizia. L’area, costruita negli anni ‘60 per regalare ai cittadini un affaccio sul mare da posizione privilegiata, era ormai transennata da diversi anni proprio per un imminente rischio crollo. Divieto assoluto di posteggiare auto, ma comunque facile accesso ai pedoni. Tragedia dunque sfiorata? Chissà. Crollo annunciato? Certamente!
Sui social impazzano polemiche, accuse e anche tanti fantasiosi possibili progetti da realizzare.
La voragine si è aperta portando alla luce un meraviglioso arco naturale a cui si auspica possa essere data visibilità da questo momento.
Su quali siano state le cause si indaga ancora. Di sicuro sappiamo che le abbondanti piogge dello scorso venerdì hanno avuto un ruolo rilevante nel cedimento di un asfalto pieno di crepe dalle quali era già possibile vedere scorci di mare.
Sebastiano Arcidiacono, assessore comunale ai Lavori pubblici, si è mosso velocemente per un primo sopralluogo assieme ai responsabili delle istituzioni interessate. In questi giorni verrà stabilito se a intervenire dovrà essere il Genio Civile, che nel frattempo ha già fatto sapere di avere le casse vuote, o il Comune.
Il sindaco Trantino, non si nasconde. Come ormai di consuetudine interviene sui profili social: “I tuttologi credono che ogni cosa possa essere aggiustata in un giorno e che quel che accade è colpa sempre di chi amministra. Le persone di buon senso studiano i fenomeni, sapendo che molti errori del passato non si possono riparare, e cercano di capire come affrontare le tante fragilità del territorio” afferma il primo cittadino. “Naturalmente ha un costo importante e non rientra tra gli interventi finora programmati. Per adesso metteremo in sicurezza l’intera area e verificheremo se esistono pericoli per l’ulteriore piattaforma realizzata negli anni ’60”.
La questione della voragine di Piazza del Tricolore fa subito correre la mente alle problematiche relative all’asfalto stradale. Trantino risponde in prima persona a chi chiede la messa in sicurezza delle strade cittadine: “Stiamo programmando un intervento di 15 milioni di euro solo per il rifacimento di strade. Dovremmo farcela per una cinquantina di chilometri di arterie cittadine. Non basterà qualche giorno. Dobbiamo progettare, realizzare il capitolato, chiedere i fondi e fare le gare. Per adesso possiamo solo coprire i buchi, ma la soluzione sarà insoddisfacente fino alla riqualificazione definitiva”.
Il timore che anche per Piazza del Tricolore fino a una soluzione definitiva possa essere messa una toppa insoddisfacente, si unisce alla consapevolezza di quelle che in questo caso sono le lungaggini burocratiche accennate dal sindaco.
Dove verranno trovati i fondi per sanare la situazione? E in vista dell’imminente apertura della stagione turistica, come presenteremo la città ai vacanzieri? Quali saranno i tempi di realizzazione del nuovo spazio?
Tanti i dubbi che assalgono i cittadini che vorrebbero adesso risposte certe.
Un’altra sfida importante per questa amministrazione che sembra ascoltare le voci di tutti in questo momento particolare. Non resta che fidarsi di chi a oggi ha dimostrato attenzione a temi come sicurezza stradale e turismo, certi che non sarà un’enorme voragine la cartolina che i turisti quest’anno porteranno a casa di ritorno dalle loro vacanze.