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In un articolo molto recente abbiamo preso spunto da un video che una commerciante di piazza Federico II ha pubblicato sui social per ribadire quello che abbiamo sempre sottolineato, la pedonalizzazione del centro storico senza una visione integrata risulta deleteria.
Cosa vogliamo dire. Bene la soluzione della pedonalizzazione, ma per essere al passo con le più moderne concezioni occorrerebbe integrare questa soluzione con i servizi di mobilità pubblica e parcheggi.
La situazione della mobilità pubblica a Catania è complessa e presenta diverse criticità. Il servizio di autobus urbani, gestito da AMTS, è spesso considerato inefficiente a causa di ritardi, scarsa frequenza delle corse e copertura limitata di alcune zone della città. La metropolitana, seppur presente, ha un percorso limitato e non soddisfa le esigenze di mobilità dell’intera città, alcune tratte sono ferme e non si sa perché. La tratta che avrebbe dovuto essere completata tempo fa, ci riferiamo alle due fermate in questione, San Domenico e Vittorio Emanuele, ancora non trovano soluzione, non pervenute. E l’ing. Salvatore D’Urso, già direttore generale del comune di Catania, da noi interpellato ci dice solamente: “Chiedo la verità”.
Ma le criticità non si fermano qui e per sintetizzare facciamo uno schema:
* Inefficienza del servizio: ritardi e scarsa frequenza delle corse rendono difficile l’utilizzo del trasporto pubblico per i pendolari e per chi deve spostarsi in città.
* Copertura limitata: alcune zone della città, soprattutto quelle periferiche che non sono adeguatamente servite dai mezzi pubblici.
* Metropolitana limitata: il percorso attuale della metropolitana non copre le principali aree di interesse della città.
L’alternativa quindi è la mobilità privata, l’utilizzo dell’auto che è ancora molto diffusa senza valide alternative, con conseguenti problemi di traffico e inquinamento. Cosicché la pedonalizzazione del centro storico che dovrebbe risolvere questi temi risulterebbe inefficace.
Le Proposte e le possibili soluzioni potrebbero essere il potenziamento dei parcheggi nel centro storico per non fare circolare senza soluzione di continuità di quei cittadini, sia residenti che non, che vagano alla ricerca di un posto macchina dove sostare.
Infatti si chiede la verità anche per la mancata realizzazione di quei parcheggi multipiano, che l’amministrazione catanese ha consegnato i lavori dal tempo, alle imprese interessate, alla realizzazione, salvo poi bloccarli. Si dice per paura di crolli delle abitazioni circostanti. E mentre in tutta Europa si mettono in pratica sistemi di salvaguardia moderni per tutelare le abitazioni dei cittadini, qua a Catania, dove si ha la pretesa di proiettare la città verso la modernità al passo con l’Europa, le cose si fanno a metà, approssimativamente, creando guasti nella città e nel tessuto sociale. I commercianti sono cittadini come gli altri e anche loro vanno tutelati e va tutelato il loro lavoro. Le soluzioni ci sono e non si capisce perché non si mettono in pratica.
La soluzione potrebbe essere l’integrazione dei servizi: creare un sistema integrato di trasporto pubblico e parcheggi, che permetta di utilizzare diversi servizi (autobus, metropolitana, tram, parcheggi) con un unico biglietto, per esempio.
Non ci nascondiamo, la mobilità pubblica a Catania necessita di interventi urgenti e strutturali per migliorare l’efficienza del servizio, ampliare la copertura del territorio e incentivare l’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi all’auto privata. Catania è una città metropolitana, famosa per la movida, dove si riversano decine di migliaia di cittadini che provengono dalla provincia e che a causa delle mancanza di trasporto pubblico efficiente, arriva a Catania centro con i propri mezzi. E qua sorge il problema. Non si trova posto per lasciare la propria automobile. Non bastano i parcheggi a raso nelle adiacenze del contro storico. Se la pedonalizzazione del centro storico è un fatto di prospettiva moderna, per farlo vivere intensamente e nel contempo valorizzare le bellezze storiche, di contro bisogna trovare, con altrettanto spirito europeo le soluzioni adeguate per mobilità pubblica e per la ricezione degli autoveicoli privati che arrivano in città.
Come si chiede la verità per la mancata realizzazione dei parcheggi multipiano, che l’amministrazione catanese ha consegnato i lavori, al tempo, alle imprese, per la realizzazione, salvo poi bloccarli. Si dice per paura di crolli delle abitazioni circostanti. E mentre in tutta Europa si mettono in pratica sistemi di salvaguardia moderni per tutelare le abitazioni dei cittadini, qua a Catania, dove si ha la pretesa di proiettare la città verso la modernità al passo con l’Europa, le cose si fanno a metà, approssimativamente, creando guasti nella città e nel tessuto sociale. I commercianti sono cittadini come gli altri e anche loro vanno tutelati e va tutelato il loro lavoro. Le soluzioni ci sono e non si capisce perché non si mettono in pratica, per evitare che queste criticità influiscano sulla qualità della vita dei cittadini e sulla sostenibilità dello sviluppo urbano.