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CATANIA: PEDONALIZZAZIONE, PARCHEGGI E LA MORTE DEL COMMERCIO. IL VIDEO

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Prendiamo spunto da un video che una commerciante di piazza Federico II ha pubblicato sui social per ribadire quello che abbiamo sempre sottolineato, la pedonalizzazione del contro storico senza una visone integrata.

Cosa vogliamo dire. Bene la soluzione della pedonalizzazione, ma per essere al passo con le più moderne concezioni occorrerebbe integrare questa soluzione con i servizi. Mobilità pubblica e parcheggi.

Catania è una città metropolitana, famosa per la movida, dove si riversano decine di migliaia di cittadini che provengono dalla provincia e che a causa delle mancanza di trasporto pubblico efficiente, arriva a Catania centro con i propri mezzi. E qua sorge il problema. Non si trova posto per lasciare la propria automobile. Non bastano i parcheggi a raso nelle adiacenze del contro storico.

Se la pedonalizzazione del centro storico è un fatto di prospettiva moderna, per farlo vivere intensamente e nel contempo valorizzare le bellezze storiche, di contro bisogna trovare, con altrettanto spirito europeo le soluzioni adeguate per mobilità pubblica e ricezione degli autoveicoli privati che arrivano in città.

La metropolitana cittadina ferma non si sa perché, in quanto la tratta che avrebbe dovuto essere completata tempo fa, ci riferiamo alle due fermate in questione, San Domenico e Vittorio Emanuele, ancora non trovano soluzione, non pervenute. E l’ing. Salvatore D’Urso, già direttore generale del comune di Catania, da noi interpellato ci dice solamente: “Chiedo la verità”.

Come si chiede la verità per la mancata realizzazione dei parcheggi multipiano, che l’amministrazione catanese ha consegnato i lavori, al tempo, alle imprese,  per la realizzazione, salvo poi bloccarli. Si dice per paura di crolli delle abitazioni circostanti. E mentre in tutta Europa si mettono in pratica sistemi di salvaguardia moderni per tutelare le abitazioni dei cittadini, qua a Catania, dove si ha la pretesa di proiettare la città verso la modernità al passo con l’Europa, le cose si fanno a metà, approssimativamente, creando guasti nella città e nel tessuto sociale. I commercianti sono cittadini come gli altri e anche loro vanno tutelati e va tutelato il loro lavoro. Le soluzioni ci sono e non si capisce perché non si mettono in pratica.

Ecco di seguito il video che imperversa sui social: