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CATANIA, I PARCHEGGI MANCATI E LA TESI DI PAOLO LA GRECA

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Iniziamo con quanto alcuni mesi fa ci ha dichiarato il vice-sindaco e assessore alla mobilità e all’urbanistica prof. Paolo La Greca che parla, tra l’altro, della chiusura di via Etnea: “Si è realizzato il più bel centro commerciale all’aperto che ha la città […] è chiaro che è un passaggio delicato e che va accompagnato dotando la città di quelle infrastrutture necessarie… i parcheggi”. Ed ecco l’intervista integrale del vice-sindaco realizzata il 21 giugno scorso: Parla Paolo La Greca

Ed è proprio da questi ragionamenti che partiamo per iniziare un’inchiesta sull’amministrazione di Catania che come ci riferiscono non ha molte idee chiare sulla necessità di realizzare parcheggi idonei che favoriscano proprio il centro storico e le sue zone pedonali, in particolare proprio la meravigliosa via Etnea, così come definita dall’assessore La Greca.

Ed è proprio da questo che partiamo, dalla contestazione che abbiamo mosso nell’intervista realizzata  e sopra riportata. Bene le pedonalizzazioni, che rendono più umane e vivibili le città, ma a condizione che siano accompagnate da strutture a supporto, mobilità pubblica e parcheggi per assorbire il traffico privato.

La nostra tesi è che i parcheggi vanno fatti dove servono alla gente e dove i non residenti (i furasteri) possano trovare posto per godere anch’essi delle zone pedonali del centro di Catania e conseguentemente favorire il commercio cittadino.  Affermano i vertici di Confcommercio: “Puntiamo alla qualità, attuando anche a Catania il modello Barcellona dove i parcheggi furono realizzati lì dove occorrevano”. Il parcheggio Umberto, infatti, potrebbe servire, tra l’altro, al sogno dell’amministrazione, come affermato da Paolo La Greca, per essere utilizzato a favore de il più bel centro commerciale all’aperto che ha la città, via Etnea… e non solo.

Il piano Scapagnini prevedeva dei parcheggi in alcune zone della città. Alcuni di questi furono fermati dalla magistratura, altri mai realizzati malgrado già contrattualizzati, lavori consegnati e “messa della prima pietra”, così come riportato dal Giornale di Sicilia e La Sicilia del 24 aprile del 2007, che hanno scritto il racconto e mostrato progetti e caratteristiche del parcheggio Umberto con annessa area attrezzata, poi inopinatamente bloccata, chissà perché, con il rischio concreto, oggi, dell’inadempienza contrattuale dell’amministrazione con conseguenze di responsabilità patrimoniali dei responsabili per danno all’erario. Ma questa è una storia che racconteremo successivamente, un’inchiesta con dovizia di particolari, con rilievi tecnici e giudiziari.

Concludiamo così questa prima puntata. Work in progress.