Ed ecco che la prof. Debora Borgese inizia ad essere più democratica. Stavolta non fa solo le pulci al post che l’incorreggibile Zappalà rende pubblico, ma corregge, indirizza, insomma, impartisce una lezione di lingua italiana, adiuvandi vel supplendi vel corrigendi gratia propter utilitatem publicam. Errare è umano, ma perseverare è diabolico, non può ritenersi mera leggerezza, distrazione, la pervicacia mendosa, bensì, frutto di “dispersione scolastica” 😎
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di Debora Borgese
Carusi, come si dice dalle nostre parti: addivintau ‘n travagghiu!
Ancora una volta, il consigliere comunale Lanfranco Zappalà eccelle con le sue prodezze sui social. Mentre ero in attesa dal dottore, per caso, qualcuno gli ha riconosciuto l’immunità ortografica, grammaticale e della sintassi?Si potrebbe pensare che io lo voglia prendere in giro. Invero, sono molto preoccupata e, inevitabilmente, penso all’importanza di avere un buon ufficio stampa o un social media manager che non dico debba essere campione olimpico di grammatica italiana ma che almeno quattro parole in croce le sappia mettere una dietro l’altra come d’altra parte sarebbe anche previsto ai sensi di Legge, la L. 150/2000
Il consigliere, in questo testo, è perseverante negli errori sugli spazi prima e dopo la punteggiatura.
Si deve decidere: o un pensiero è espresso tra parentesi o è l’incisiva in un periodo. E analizziamo questa incisiva tra parentesi: “uno dei vanti dei grillini nati con il reddito di cittadinanza”. Che cosa voleva dire il consigliere? Boh!
A libera interpretazione penso che intendesse dire: “A 2500 navigator, orgoglio dei grillini prodotti con il reddito di cittadinanza […]”
Obiettivamente si scrive con una ‘B’. Anche il correttore automatico lo segna come errore!
Non ha idea di cosa siano e a cosa servano le virgolette alte, dette anche virgolette italiane o doppie. Qualcuno lo informi che si utilizzano soprattutto per segnalare l’uso particolare di una parola. ‘Inutili’ come ‘hanno abolito la povertà’ non rientrano tra le parole particolari da inserire nelle virgolette alte.
Infine, ‘più’ si scrive con l’accento e non con l’apostrofo.
Consigliere, dia retta a me: lasci perdere i social e paghi un insegnante di recupero perché a ogni parola che lei scrive nel mondo muore una maestra e a me cadono le braccia per terra!
Che il buon Dio ci accompagni!
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