E alla fine Beppe Grillo parlò: «Una volta un padre venerabile (Bapu Mahatma Ghandi) disse ai suoi “sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”. Così egli (l’Elevato) non volle essere un padre padrone, ma un padre che dà ai figli il dono più grande. Sicché rinunciò a sé per consentire il passaggio dall’impossibile al necessario. Non dissolvete il dono del padre nella vanità personale (figli miei). Il necessario è saper rinunciare a sè per il bene di tutti, che è anche poter parlare con la forza di una sola voce. Ma se non accettate ruoli e regole restano solo voci di vanità che si (e ci) dissolvono nel nulla».
l'”Elevato” dice la sua, scrivendo nel suo blog, sullo scontro tra Giuseppe Conte e Luigi Di Maio. Un discreto delirio il cui significato è chiaro: Di Maio, stai al tuo posto. A corredo una sua foto nei panni di Gesù.
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