Mary Sottile: «Questo è ciò che resta del campo abusivo di Ciappe Bianche dopo la giornata di oggi. Tende spazzate via dal vento e migranti soccorsi in tutta fretta dai volontari dell’Apas, sotto una pioggia battente. Sapete dove sono ora gli 80 stranieri che vivevano lì? Sotto il ponte di San Marco o in altri ripari di fortuna perché non c’è nient’altro. Sono ben consapevole delle potenzialità negative per me di questo post, che verrà subito strumentalizzato, come già accaduto.
Non importa. Parlo perché il silenzio è complice e io sono stanca di assistere inerme. Nonostante da anni denunci la situazione nulla è cambiato. Tutti zitti o a voltarsi dall’altra parte, oppure si prova a tentare di agire quando la bomba è esplosa, salvo attendere poi il ritorno della quiete.
Basta con le inutili riunioni, con gli inutili comitati, con le inutili rassicurazioni. Neanche gli animali si tengono in quelle condizioni. CIAPPE BIANCHE E’ UNA VERGOGNA».
Partiamo da questo. A Paternò, in contrada Ciappe Bianche, si trova una baraccopoli che ospita circa 150 migranti, principalmente impiegati come braccianti agricoli nella Piana di Catania. Le condizioni di vita in questo insediamento sono estremamente precarie, con abitazioni di fortuna costituite da lamiere, materassi e tavole.
Nel febbraio 2024, l’area è stata teatro di un tragico evento: l’omicidio di Mohamed Mouna, un giovane marocchino vittima del caporalato.
Nonostante le promesse di intervento da parte delle autorità locali, la situazione è rimasta invariata. Nel marzo 2024, si è tenuto un incontro in Prefettura per discutere dell’emergenza a Ciappe Bianche, durante il quale è emersa la necessità di individuare alloggi temporanei per i migranti prima di procedere a eventuali sgomberi.
Tuttavia, a gennaio 2025, le condizioni sono ulteriormente peggiorate a causa del maltempo, che ha distrutto molte delle tende del campo. Di conseguenza, circa 80 migranti hanno cercato riparo sotto il ponte di San Marco o in altri rifugi di fortuna, evidenziando l’urgenza di soluzioni abitative dignitose. Come sottolinea Mary Sottile nel proprio post affidato ai social che riportiamo.
La comunità locale ha espresso preoccupazione per la mancanza di interventi concreti. Il deputato nazionale Francesco Ciancitto ha sottolineato l’importanza di garantire sicurezza e dignità sia ai migranti che ai cittadini di Paternò, criticando l’inerzia delle istituzioni nonostante i fondi regionali disponibili per affrontare l’emergenza.
Questa situazione mette in luce le sfide legate all’integrazione e alla tutela dei diritti umani, richiedendo un intervento tempestivo, che non c’è mai stato, coordinato da parte delle autorità competenti per garantire condizioni di vita adeguate ai migranti e promuovere la coesione sociale nel territorio.
Per approfondire la situazione del campo migranti di Ciappe Bianche, è disponibile un reportage video, trasmesso dai media nazionali, che offre una visione diretta delle condizioni inumane in cui vivono queste persone.
Bisognerebbe inoltre conoscere chi sono quelli che lucrano sulla loro pelle, chi ci guadagna sul disagio abitativo, chi affitta le case ai migranti stipando gli stessi oltre ogni limite della condizione umana, senza alcuna vergogna, come quei commercianti che vendono alcolici fino a tarda sera senza pensare alle conseguenza che possono derivarne. Ma tanto nessuna ordinanza per la sicurezza è intervenuta finora. Ma tanto c’è a chi questa situazione conviene e fa finta di non accorgersi di nulla… Manco dei fischi e delle bastonate… Finiamola. A chi conviene questo stato di immobilismo? Vi sono parenti, clienti, collaterali di questa amministrazione? I rumors sono tanti, ma tutto rimane in silenzio.
L’inefficienza e l’inedia dell’amministrazione, che malgrado i proclami e le promesse rimane immobile senza trovare alcuna soluzione per eliminare il “busines” migranti, che non mette in campo una soluzione umana che garantisca un ambiente ordinato, inclusivo e civile, e risolva, come promesso, sistemazioni dignitose per i lavoratori immigrati regolari, anche per un controllo maggiore del territorio. L’ amministrazione del fare dov’è? A festeggiare la sentenza della cassazione? Che vergogna. Dobbiamo scoperchiare questo ennesimo vaso di Pandora e fare uscire le verità scomode.