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👮‍♂️ ANTICORRUZIONE A PATERNÒ, L’APPROFONDIMENTO

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È una precisa disposizione dell‘ANAC , l’organismo anticorruzione nazionale (prot. 44809/2022), quella che impone ai comuni la rotazione dei propri dirigenti o similari per evitare che il permanere per tanto tempo nei posti dove si decidono le assegnazioni di appalti e/o servizi porti a sacche di corruzione per “abitudine”. Questa disposizione nel comune di Paternò non è stata mai attuata da anni, malgrado tutto..

Ma la cosa che più inquieta  è stata, qualche settimana addietro, la denuncia proprio da un membro della giunta Naso, l’assessore alla legalità e Trasparenza Pippo Torrisi, il quale in pieno consiglio comunale ha affermato, che sottolinea la consapevolezza dell’amministrazione delle anomalie procedurali delle quali sono accusati i funzionari, lo riprendiamo per memoria, fatti e circostanze che sottolineano anomalie gravissime: «Non è possibile che a Paternò vi siano lavori pubblici che non vengono completati o che vengono incrementati da importi non dovuti […] non è possibile che i rapporti fra l’amministrazione comunale e i funzionari siano impostati sul volemose bene […] l’assessore dà solamente l’indirizzo politico ai funzionari, quindi dobbiamo intervenire anche sul discorso dei funzionari […] è un problema di controllo, di verifica, del comportamento dei funzionari di questo comune, in sostanza il potere decisionale che una volta era degli assessori, è dei capi unità operativa […] quello che deve realizzare gli atti è il funzionario».

Abbiamo anche appreso da altri assessori, dopo qualche giorno, che l’amministrazione in questo mese di settembre avrebbe proceduto, stante la gravità dei fatti denunciati, alla rimozione per rotazione dei funzionari accusati, ma nulla è ancora successo, solo un silenzio complice e pressioni dei funzionari, con facce bronzinee, per le smentite doverose, a loro dire, a tutela della onorabilità degli stessi, smentite che non sono mai arrivate, ma neppure conferme da parte dell’amministrazione. Ma neppure informare gli inquirenti sul caso.

Come silenziare la voce della verità sostituita dalla voce del silenzio. Ma i fatti restano e non solo quelli dichiarati in consiglio. Fatti anomali che da anni da queste pagine denunciamo pubblicamente. Omertà, interessi sottesi, complicità, qualunque cosa sia tutto rimane immobile per continuare come sempre a concretizzare interessi particolari. E non si attua una rotazione doverosa dei funzionari, come vorrebbe l’ANAC, impedita proprio dal “volemose bene” tra chi amministra e i funzionari.  Noi aspettiamo la fine di settembre per il “redde rationem”.