L’ente, Pubblico, strumentale dell’Assessorato regionale della Salute, nonostante la clamorosa bocciatura del Governo Nazionale, che lo ha ricondotto ad un ente non sanitario, con prerogative molto stringenti rispetto agli enti sanitari veri e propri, richiamando cospicui finanziamenti ricevuti, a valere sul PNRR, ha avviato un nuovo reclutamento di personale, attraverso una modalità non propria degli enti pubblici (che impongono una vera e propria selezione pubblica, previa adeguata pubblicità) che potremmo definire borderline.
Infatti, richiamando (strumentalmente ?) le disposizioni di cui all’art. 36 del Lgs 165/2001, comma 2, che prevede la facoltà delle PA, per comprovate esigenze, di carattere esclusivamente di carattere eccezionale e temporaneo, ha aperto i termini per far iscriversi potenziali aspiranti in un “Albo tutor” dell’Ente, che per l’occasione è stato curiosamente implementato in “Albo tutor e altre figure professionali” al fine di attingervi per nuove assunzioni.
- In particolare attraverso questa procedura, alquanto discutibile, attingendo a questo albo, al CEFPAS, assumeranno Tutor d’aula.
- Elaboratori di report e studi,
- Esperti redattori di studi, indagini. analisi preliminari.
- Personale esterno direttamente impegnato nell’attuazione delle attività progettuali non riconducibili ad altre figure,
- Personale esterno impegnato in attività amministrativa,
- Personale impegnato nel monitoraggio esterno,
- Personale di segreteria, di Amministrazione ed ausiliario.
Praticamente ce n’è per tutti i gusti perché l’iscrizione a questo fantomatico Albo significa tutto e il suo contrario di tutto, lasciando praticamente quasi al libero arbitrio ai gestori dell’albo.
La cosa certamente curiosa infatti è che da nessuna parte si stabilisce a priori quante persone saranno assunte e perché, ma si sta solo formando un elenco, frutto di una serie di sommarie autocertificazioni (che sarebbe bene fossero rese pubbliche cosi da beccare qualche dichiaratore mendace) rese a mezzo portale, attraverso le quali all’occorrenza, senza pubblicazione di effettive esigenze, e senza fissare criteri pubblici di selezione, ne contenuti sui quali misurarsi, si incrementerà la dotazione organica del CEFPAS, solo ed esclusivamente facendo rifermento una implementazione della pianta organica avvenuta illo tempore, in prossimità della scadenza del mandato del Governo Musumeci, giustificando il tutto, il Cefpas, con l’arrivo di nuovi finanziamenti.
Quindi pur in assenza di una selezione pubblica (con tutti i crismi) e di un bando pubblico chiaro ed esplicito, numerosi “fortunati” avventori, venuti a conoscenza dell’apertura dell’Albo, non adeguatamente pubblicizzata, potranno avventurarsi nel meandri del CEFPAS.
Qualcuno afferma, ma noi non ci crediamo, secondo i desiderata di questo o quel maggiorente politico.
Come in più occasione, da molti evidenziato, il CEFPAS nel recente passato, curiosamente, ha aperto le braccia a parenti, amici e sodali di politici di ogni specie, dando loro modo di acquisire una esperienza professionale utile per eventuali stabilizzazioni future, al CEFPAS o in altri Enti Pubblici. Per alcuni degli assunti nel 2020 sembra già si stia programmando la stabilizzazione, con il supporto (qualcuno la chiama connivenza) di alcune sigle sindacali.
Ad un certo punto, anche per le nostre denunce giornalistiche, le assunzioni si sono bloccate e l’ente è stato in silente attesa, nelle more di sviluppi connessi alla tentata trasformazione in ente del servizio sanitario. Espediente non riuscito, che ha creato non poche difficoltà nel giustificare una serie di operazioni passate che sarebbero illegittime, più che discutibili, e soprattutto per giustificarne eventuali future operazioni che erano in cantiere.
Peraltro l’Albo era già stato oggetto di critiche da parte del Commissario Straordinario che aveva temporaneamente gestito il CEFPAS, nell’interregno tra le due illuminate gestioni del Direttore Sanfilippo, che ne aveva auspicato la abrogazione.
Ma con l’arrivo dei nuovi fondi del PNRR ecco che si riparte in pompa magna, ma solo per gli addetti ai lavori, per quelli che sanno come candidarsi (non è di dominio pubblico ma solo pubblicato nel sito istituzionale) e come far emergere i loro specifici curricula (anche se forse in assenza di curricula strabilianti).
Quindi sebbene non tutti sono e saranno professionisti di indiscutibile esperienza e capacità al CEFPAS potrebbe esserci un posto anche per loro. Naturalmente debbono disporre di qualità personali specifiche di non poco conto (immaginiamo ad esempio per il personale ausiliario o per il personale di segreteria o quant’altro possa aspirare con scarsa competenza ed esperienza) e dovranno essere sottoposti ad un colloquio atto ad accertare le attitudini e le conoscenze dei candidati (dovranno spiegare come si spazza e si lava o come scrivere una lettera), in funzione dell’attività da svolgere, di cui però non si da conto in concreto.
Di certo si sa, perché formalizzato in una delibera del 22 gennaio 2024, a cui si sta dando attuazione adesso, che su 100 punto massimi ottenibili dai potenziali candidati, 50 saranno frutto di autovalutazione (sarebbe curioso vedere cosa hanno certificato in passato e cosa certificheranno adesso) e 50 dal colloquio “attitudinale e di conoscenza”. E che con 75 punti si potrà essere considerati ammessi alla graduatoria, ad libitum. Nulla di più semplice e di più chiaro.
Il CEFPAS negli ultimi anni ha certamente dimostrato di essere un ente pubblico molto flessibile, ma soprattutto sensibile alle istanze del territorio, tanto che non a caso è stato propenso ad accogliere nelle proprie file dipendenti, mogli, figli, e parenti di politici e maggiorenti (scelti certamente solo per le loro qualità) e quindi adesso, in prossimità di importati scadenze elettorali, l’apertura di questo fantomatico Albo, suscita e solletica le ambizioni al posto pubblico di molti, li potrà al contempo illuminare come votare con più consapevolezza e serenità.
Se non fosse che crediamo nella integrità morale dei vertici del CEFPAS (😂) e degli alti burocrati che hanno sottoscritto delibere e documenti attuativi ci sarebbe da storcere il naso per la intempestività con la quale l’albo è stato aperto. Ma certamente sarà un caso (?).
Ciò non di meno al fine di offrire, noi, un servizio pubblico, invitiamo tutti ad iscriversi a questo fantomatico, quanto fumoso, albo, e per questo segnaliamo il link seguente https://pnrr.cefpas.it/.
Sollecitiamo in massa all’iscrizione all’albo, nella sezione riservata ai professionisti non iscritti all’albo formatori del CEFPAS (che adesso non è solo formatori ma riservato anche a “professionisti della ramazza” che aspirano a svolgere mansioni ausiliari).
Nella certezza di avere svolto un servizio utile alla intera collettività ed anche allo stesso CEFPAS (che certamente distratto da nuovi progetti e scadenze ha trascurato di dare pubblicità alla istituzione dell’albo ed all’apertura dei termini di iscrizione) restiamo in attesa di conoscere i fortunati che saranno assunti cosi da dare ai terzi contezza delle loro attitudini e dei meriti professionali (e non familiari) per i quali sono stati scelti.