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CRACK M5S: Dino Giarrusso… tu dov’eri?

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di Debora Borgese

Tu dov’eri quando nel 2011 a Catania un gruppo di cittadini si incontrava per dare vita al primo meet up locale? E dov’eri quando venivano eletti i primi parlamentari tra quei cittadini nel 2013? Dov’eri alle regionali del 2012? Dov’eri alle europee del 2014?

Fino al 2017 tu non c’eri e, dopo la diretta di ieri sera, è evidente a tutti che ti manca un pezzo di storia, la storia delle origini del M5S e del suo programma. Ti mancano proprio le basi. Vuoi una dimostrazione plastica? Eccola servita.
“La querela serve al potere. La querela è un’arma da ricchi. Usata per intimidire. Per tappare la bocca. Per togliere i mezzi economici all’avversario. […] Di solito si querela la verità, mai la menzogna (👏 – ndr). Di solito chi querela sono i politici e i rappresentanti delle cosiddette istituzioni, mai i cittadini. Di solito la querela viene usata in mancanza di altre argomentazioni per finire sui giornali di regime e fare la figura dell’innocente”.Sai chi lo scriveva?

Beppe Grillo

sul suo blog nel 2009 quando provava a creare un pool di avvocati della Rete a disposizione dei querelati. È inutile che ti prodighi a intimidire la stampa e quei pochi attivisti che ogni tanto si svegliano dal torpore grillopiteco minacciando querele temerarie a destra e a sinistra. I fatti sono fatti e in Italia il diritto di critica è garantito dall’articolo 21 della Costituzione.

Do you know articolo 21 della Costituzione? Probabilmente no. Come probabilmente ignori anche l’articolo 67: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”. Sai che cosa vuol dire? Che il vostro regolamento interno è incostituzionale.
Sai, caro Dino: io c’ero. C’ero quando i primi attivisti di Catania informavano i cittadini sul referendum sui servizi pubblici locali del 2011. Ho dato loro anche una mano. C’ero alle politiche del 2013, c’ero alla campagna elettorale regionale del 2012 e c’ero anche alle elezioni europee del 2014. Sì, sono testimone di quello che era il M5S. Sono testimone del ‘fortuito’ inserimento in lista di

Ignazio Corrao

e della sua prima vittoria al Parlamento Europeo. Chi sa, ricorderà i fatti come sono andati: domanda tu stesso a

Giancarlo Cancelleri

.

Ecco, vedi. Sperticarsi a infangare chi ha contribuito a creare il M5S in Sicilia e a portarlo a Bruxelles non la trovo una linea saggia da seguire, permettimi di dirtelo. C’è una cosa che si chiama rispetto per le scelte altrui.
Continua a distruggere il #M5S: in questo sei veramente insuperabile!
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qtsicilia@gmail.com