Il PD, dato che va oltre il clamore, è anche fuori dal consiglio comunale, come pure il M5S, che anche fossero stati messi assieme non avrebbero cavato un ragno dal buco, mentre il buco (nero) lo hanno fatto da se.
Quindi, dopo gli squilli di tromba, i toni trionfalistici, la bandierina piantata su Caltagirone (vittoria ascrivibile più che altro alla qualità del candidato Fabio Roccuzzo), a Misterbianco (storico feudo “comunista”) arriva il “redde rationem” per i DEM e Il M5S in un sol colpo, così come a Grammichele. Do you remember, Raia?
Tutto sommato, al M5S si deve riconoscere un merito in questa competizione elettorale misterbianchese, che non ha ceduto al canto delle sirene per una presunta[osa) vittoria facile insieme al PD, sostenendo un candidato “nuovo”, e non un parruccone ottantunenne che è stato sindaco di Misterbianco da prima ancora che nascesse Matusalemme. Comunque, come detto e guardando i numeri, avrebbero perso lo stesso.
Entra in consiglio comunale, paradossalmente, la lista di Massimo La Piana. Un’opportunità, questa, per la Sinistra (se di sinistra si tratta), per cestinare la vecchia guardia, di Villari, che non accenna a dimissioni, e Di Guardo, da sempre compagni di merende, per porsi e proporsi come nuova forza politica fresca, diciamo di rifondazione?
Non è bastato, quindi, che per il PD a Misterbianco passeggiassero i big nazionali come Beppe Provenzano, come Francesco Boccia, come Debora Serracchiani, accompagnati tutti dal segretario regionale Barbagallo, che stavolta ha toppato malamente!
Hanno perso lo stesso, malgrado la potenza di fuoco messa in campo, nel comune forse, più importante della provincia di Catania, sia per la contiguità territoriale col capoluogo, che per gli interessi commerciali che muove. Ricordiamo che il polo commerciale di Misterbianco è in testa ai report dei consumi (80%) dell’intera isola. Chi mala fiura.
Certo… Una sconfitta storica di questo tipo meriterebbe una rivoluzione nel PD, via il segretario regionale, che il provinciale, ma avendo come sponsor “Attack”… non lo faranno mai.
Buon risultato anche per la lista di FdI, insperato, che elegge, tra l’altro un giovanissimo Alberto Vazzano. Ad majora.
Mentre Sammartino e Sudano cantano “I will survive” (traduzione:”Sopravviverò). Affidandosi al WWF per la salvaguardia del Quadrifoglio, specie in via d’estinzione(?).