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PATERNO’: POLITICA AL BIVIO. Il cerchiobottismo di un PD rotto.

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A volte ci sembra di vivere nel mondo dell’Iperuranio. Abbiamo letto con attenzione l’intervista che il segretario del PD di Paternò, Leonardi ha rilasciato, ad una testata online, che definiremmo surreale. 

Nel 2017 Naso con grande intelligenza e maestria aveva dato uno stop alle liste di partito, nel senso che, la coalizione che lo sosteneva, essendo molto variegata, non poteva plasticamente avere connotazioni politiche certe, dovevano almeno apparire civiche nella forma, ma nella sostanza erano espressione dei partiti. Eccome se lo erano. Dobbiamo dire che Nino Naso è stato molto bravo nell’amalgamare tutto questo.

Abbiamo sentito, oggi, una colonna storica del PD Paternese, che ci conferma che: “Al tempo abbiamo  denunciato, ho i documenti, agli organi competenti del Partito a tutti i livelli, questa palese, seppur mascherata,  innaturale commistione, tutti sapevano ma non ci fu nulla da fare, il regista era Barbagallo. Quindi abbiamo lasciato il partito”.

La verità è che tutti sapevano la genesi di quelle finte liste civiche, tutte camuffate, ma tutte riconoscibilissime, anche per “genitore uno e genitore due” dai quali traevano origine.

Ed ecco a voi l’apoteosi dell’ipocrisia, il segretario PD Leonardi, che molti del suo partito stesso ritengono abusivo (ma questa è un’altra storia), si lascia andare a queste dichiarazioni:

Come nascondere “u suli co’ crivu”. Come se improvvisamente cascasse  dal pero. Come se non sapesse che dietro le liste civiche di cui parla erano scortate da personaggi molto ben in vista e riconoscibilissimi per la loro collocazione politica. Come se non si fosse accorto che alcune di queste erano palesi riferimenti mascherati, travestiti, da Fratelli d’Italia (che si chiamavano Fratelli di Paternò 😂), a Diventerà Bellissima, dagli Autonomisti, all’UDC, etc… etc… con deputati nazionali regionali, riferimenti locali a seguito e tutti presenti in campagna elettorale.
 
Ora che la politica dei partiti riemerge c’è imbarazzo. O meglio. Siccome Antony Barbagallo è stato nominato segretario regionale del partito….. perché scomodare l’antifascismo? Sarà di tendenza. Dimenticando, però, che quei nostalgici, ai quali fa riferimento oggi, c’erano anche cinque anni fa a braccetto con tutti loro.  
E continua così:
 Conclude con un’ovvietà sconcertante:

Ma sarebbe il moderato Naso il “nostalgico”, o chi per lui? Vergogna Leonardi che scomodi, fuori luogo, i massimi sistemi e i fondamenti della nostra Costituzione per giustificare argomenti di bassa bottega. Che fate adesso un’altro restyling? Ovvero vi nascondete ancora dietro il dito come allora. 
Ecco perché poi la gente non va più a votare, proprio per questa improponibile politica mistificata. Considerate il popolo una massa di idioti da prendere in giro. Come è abbastanza chiaro che questo, endorsement compreso, fa solo male a Nino Naso. Bisogna essere seri e certamente il PD di Paternò, così rappresentato, non lo è. 

Ma ci ritorneremo ancora, anche perché ci arrivano alcuni spifferi intriganti. Potrebbero, è un mero esempio, esserci fuoruscite temporanee dal PD (che a Paternò si è evaporato, simil Misterbianco) ad usum delphinii, fino alle elezioni, poi di nuovo tutti dentro. Ma questa è un’altra storia, come quella di prima.
qtsicilia@gmail.com