di Felice Candela
Oggi un’altra pandemia si abbatte sull’Italia, è “l’isteria da tamponi”. Colpa di una gestione sconnessa di un governo che cambia opinione un giorno si e l’altro pure. Di una comunicazione istituzionale e scientifica folle che semina il panico, che si contraddice, ma non chiarisce nulla al cittadino oramai sperduto. Abbiamo le discoteche chiuse, zero concerti e feste, stadi ridotti alla metà, mortificazione della comune socialità, per evitare i contatti. Ma le file e gli assembramenti di folle di persone di fronte alle farmacie sono consentite, con il generale Figliuolo che dice “vabbè, ma avete fatto le file anche per il Black Friday, potete farle per un tampone”. Come Maria Antonietta che quando le si diceva che al popolo mancava il pane, suggeriva di dare loro le brioches. Poi però finì con la testa mozzata.
Ma che l’avete fatto a fare il green pass se poi non serve ad ottenere la libera circolazione. Il ritorno alla normalità anche se sotto controllo. Le attività che rimangono aperte soffrono perché non c’è chi ci va per paura dell’eventuale positività. Altro che ripresa, come aveva garantito Dragonball. Quarantene e contagi svuotano tutto. Anche i cervelli della gente. Tutto meno i trasporti dove invece è stato consentito e si consente l’ammasso della folla. Tutto meno che le scuole, senza alcun controllo, terreno di coltura di contagi e di propaganda no vax. Ma qui tutto bene, per questa pseudo classe dirigente. Come può essere credibile un governo tentenna? Punta tutto sui vaccini per far ripartire l’economia, ma poi smentisce se stesso, va a slalom, al passo del gambero, creando incertezze, confusione, panico, psicosi e fame. Che se non si muore più di covid, si morirà di economia, che non c’è più. Abbia adesso il coraggio di decretare l’obbligatorietà del vaccino, questo governo, per salvare il salvabile e tornare alla vita. Il resto è solo fuffa politica.
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