Vogliamo fare un solo un semplice ragionamento senza nessuna polemica.
Dopo avere visionato la nota di sospensione, che per chiarezza non ha solo il comune, ma anche la Regione, quindi a nulla vale nasconderla ai più, ci e gli chiediamo:
- Se la Sovrintendeza ha sospeso l’autorizzazione, come può fare il comune di Paternò a installare i corpi illuminanti su un bene non suo, infrangendo regole e norme?
- Come si può affermare che il Comune procederà in ogni caso all’installazione malgrado lo stop degli organi preposti alla supervisione e controllo senza commettere un illecito?
- Come mai non è stata rispettata la prescrizione della presenza del dirigente della Sovrintendenza al momento dell’inizio dei lavori e per il prosieguo?
- Come mai non è mai stata data comunicazione all’Ente proprietario del Bene, giacché il comune è autorizzato solamente all’uso e alla cura del Castello e non anche a lavori straordinari sul Bene stesso?
- Come mai il dirigente comunale del settore spinge l’amministrazione a procedere senza indugio pur sapendo che il proseguo possa essere un atto di illecito amministrativo?
- Infine quali interessi reali vi sono attorno a questo caso, vista la pervicacia illogica con la quale si pone questa amministrazione, ANCHE CON PRESSIONI INDEBITE, DI AMMINISTRATORI E TECNICI, VERSO LA SOVRINTENDENZA ?
Siamo convinti che qualcuno si farà male per questa vicenda. Da parte nostra impegnati nell’eterna missione di informare cosa ci sia dietro l’angolo nessun cedimento, aspetteremo ulteriori scivoloni per svelare tutto il gioco.
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