“Nel qualificare la Fondazione Open come ‘articolazione politico-organizzativa del Partito Democratico’” secondo la Corte di Cassazione, il riesame non ha “rispettato i principi gia’ affermati dalle sentenze emesse dalla stessa Cassazione” e non ha considerato “compiutamente la disciplina dettata per le fondazioni politiche nella normativa vigente all’epoca dei fatti, che all’articolo 5 del dl 149 del 2015”, ricorda la Cassazione, “espressamente riconosce e consente che le fondazioni di partito possano raccogliere fondi, erogare somme a titolo di liberalita’ e contribuire al finanziamenti di iniziative”. Oggi sui giornali non trovate questa notizia. Eppure per la quinta volta consecutiva la Corte di Cassazione ha smentito e sbugiardato la procura di Firenze e annullato le sue decisioni.
Perché? Perché la procura di Firenze e il Tribunale del Riesame non hanno rispettato la legge. Lo dice, per la quinta volta, la Corte di Cassazione. Dopo una lunga persecuzione giudiziaria e politica, la verità emerge.
L’inchiesta Open diventerà un caso di studio sulla malagiustizia, una vergogna nazionale, assieme a tante altre meno famose.
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