Nella propaganda elettorale Valeria Sudano compare col simbolo delle Lega, Luca Sammartino con Prima l’Italia e Lega (ambedue i candidati con i simboli come da scheda elettorale), Ignazio Mannino, candidato nelle stessa lista di Sammartino, improvvisamente toglie dai suoi manifesti affissi in giro, il simbolo della Lega. Da scompisciarsi dal ridere. Un consiglio di qualche suo amico mattacchione? Ovvero il mattacchione è lui stesso che vergognandosi di essere “diventato” improvvisamente leghista-nordista, dopo anni di “Dio, Patria e Famiglia” (Famiglia e Dio un pò meno), si vergogna talmente tanto della scelta, da togliere il simbolo delle Lega, stravolgendo perfino il simbolo di riportato nella scheda elettorale e cambiandolo di fatto. Si vergogna certamente, ma questo stratagemma è più che altro un calcolo elettorale, vorrebbe prendere in giro gli elettori “terroni” che mal sopportano le politiche Nord-Centriche della Lega Nord. Come se il popolo sia una massa di ignoranti da imbrogliare. Insomma (pensa anche lui come tantissimi), che non si può pretendere di difendere la Sicilia rappresentando all’ARS (nella sua remotissima ipotesi di elezione) la Lega Nord. Un atteggiamento, questo, mistificatorio nei confronti dei cittadini, che di contro sanno ben valutare i soggetti. UNA VERGOGNA! Per noi una goduria per l’assist ricevuto 😂
UNA VERGOGNA dicevamo, un imbroglio. Come fatto durante la sua esperienza amministrativa. Infatti leggiamo stamattina un puntuale articolo di Francesco Finocchiaro sul Corriere Etneo, che qui di seguito riportiamo, per coloro i quali hanno voglia di approfondire le gesta dis-amministrative del Mannino assessore all’urbanistica del comune di Paternò. Ma su questo ci ritorneremo, con inedite notizie. Intanto buona lettura: link ⬇️
Paternò, il Pug mancante: l’area “Garaffo” e la grottesca tela di Penelope
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