di DB
Del dissesto della Cittร di Catania non ci resta solo la sentenza di condanna della Corte dei Conti.
Nossignore! Del dissesto di Catania ci restano anche le enormi balle spacciate per veritร inoppugnabili propinate dai rei ai cittadini nelle piazze, ai comizi, agli incontri e – cosa a mio avviso ancor piรน grave – attraverso i principali mezzi di comunicazione di massa.
Ultima in ordine di arrivo รจ del 24 marzo:
“๐๐ผ ๐ป๐ผ๐ป ๐๐ผ๐ป๐ผ ๐ฎ๐ฐ๐ฐ๐๐๐ฎ๐๐ผ ๐ฑ๐ถ ๐ฎ๐๐ฒ๐ฟ๐ฒ ๐ฝ๐ฟ๐ผ๐๐ผ๐ฐ๐ฎ๐๐ผ ๐ถ๐น ๐ฑ๐ถ๐๐๐ฒ๐๐๐ผ ๐ฑ๐ฒ๐น ๐๐ผ๐บ๐๐ป๐ฒ ๐ฑ๐ถ ๐๐ฎ๐๐ฎ๐ป๐ถ๐ฎ. ๐โ๐ฎ๐ฐ๐ฐ๐๐๐ฎ ๐ป๐ฒ๐ถ ๐บ๐ถ๐ฒ๐ถ ๐ฐ๐ผ๐ป๐ณ๐ฟ๐ผ๐ป๐๐ถ ๐ฒฬ ๐พ๐๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐ฑ๐ถ ๐ฎ๐๐ฒ๐ฟ ๐ฝ๐ฟ๐ผ๐๐ฎ๐๐ผ ๐ฎ ๐ฒ๐๐ถ๐๐ฎ๐ฟ๐น๐ผ ๐ถ๐น ๐ฑ๐ถ๐๐๐ฒ๐๐๐ผ”.
Un esercizio semantico maldestro e mal riuscito per far credere quello che non era e che non รจ mai stato perchรฉ una sentenza in primo grado e il chiarimento delle Sezioni riunite che ribadiva la responsabilitร del dissesto giร presupponevano una conferma all’odierna sentenza di condanna.
Per non parlare poi del comunicato stampa diramato dopo la pronuncia delle Sezioni riunite. Sono arrivati anche ad annunciare la decadenza dell’incandidabilitร ! Per cosa? Per correre alle politiche prima, alle elezioni regionali e adesso anche alle amministrative. Poi, qualcuno (una a caso) ha smontato quelle fandonie copia incollate (dispositivo alla mano) su FB e sono stati costretti a ritrattare. E come lo hanno fatto? Non con un mea culpa. Sarebbe bastato: “๐ด๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ก๐ ๐๐๐๐, ๐๐ ๐ ๐๐ข๐ ๐๐๐๐ ๐๐๐ ๐ ๐๐๐ก๐ก๐๐๐ ๐ ๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐ง๐๐๐๐ ๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐โ๐ โ๐๐๐๐ ๐๐ข๐๐๐๐๐๐๐ก๐ ๐’๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐ ๐โ๐ ๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐ก๐”. No! Sono passati all’attacco accusando la stampa di avere capito male. Vi rendete conto, no?
Non solo. Avvalendosi di altri giornalisti (evidentemente compiacenti e questo รจ motivo di profondo dispiacere per me che della veritร ne ho fatto una missione di vita) hanno avuto la capacitร di seminare un’altra eresia giuridica: la possibilitร di ricominciare tutto il processo d’accapo. Vi rendete conto a quali livelli siamo arrivati?
Per non dire poi delle chiamate alla ricerca di voti in occasione delle elezioni regionali. Confesso che una chiamata ho sentito il dovere di registrarla per sapere quali fandonie andavano a propinare al loro elettorato. Naturalmente questa registrazione รจ custodita gelosamente e non sarร mai pubblicata seppur sia stata ascoltata in diretta da un’altra persona che si trovava con me in quel momento.
Perchรฉ vi sto ricordando tutto questo stamattina?
Perchรฉ รจ arrivato il momento di azionare il cervello e di imparare ad accettare la realtร cosรฌ per come viene e affrontarla di conseguenza.
Credetemi che si vive meglio e si evitano figuracce.
Detto questo, vorrei dispensare un consiglio spassionato ai condannati dalla Corte dei Conti:
๐ถ๐น ๐๐ถ๐น๐ฒ๐ป๐๐ถ๐ผ ๐ฒฬ ๐ฑ’๐ผ๐ฟ๐ผ.
qtsicilia@gmail.com