Damien Bonaccorsi, l’astro nascente del fronte progressista, consigliere più votato dell’opposizione.
Classe 1996, Damien Bonaccorsi è riuscito a stracciare la dirigenza catanese del Partito Democratico piazzandosi primo con 1.129 preferenze. L’enfant prodige centrista è riuscito a fare breccia nel cuore dei catanesi basando la campagna elettorale sui temi dell’occupazione giovanile, dell’ambientalismo scientifico e della mobilità sostenibile e tirando dentro il consiglio anche la candidata Vullo con la quale ha fatto coppia.
Il risultato straordinario del giovane Bonaccorsi può mettere a rischio la leadership del segretario regionale del PD Anthony Barbagallo, almeno nella città di Catania, allo stato.
Dalle indiscrezioni in nostro possesso, il Barbagallo avrebbe vietato di utilizzare il proprio cognome in campagna elettorale, in quanto avrebbe potuto creare confusione con il candidato Matteo Bonaccorso. Quest’ultimo era “u figghiozzu” del segretario regionale e il candidato su cui Barbagallo ha puntato tutto. Però dai risultati definitivi, Bonaccorso è tagliato fuori dal consiglio comunale essendosi piazzato quarto. Anthony, dal nome esotico, non tutte le ciambelle riescono col buco, e dobbiamo dire che finora hai prodotto solo buchi e mai ciambelle.
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