Bla, bla, bla, libro dei sogni, taglio dei nastri, e il pesce di calcagno da mostrare.
“Cu na zita centu ienneri”, così lascia un posto libero in giunta e mostra il pesce da donare, ma che solo uno mangerà. E poi per chi volesse averne un solo boccone, (spettacoli di infima fattura o prebende che cadono dal desco regale), per chi si accontenta delle briciole, si piò rivolgere alla “First Lady”, che potrà trovare a palazzo e domandarne udienza.
Un mondo alla rovescia direte, no, è il mondo di mezzo che non sta in cielo né in terra, quel nebuloso parterre dove tutto è possibile, il far west “de noiantri” come lo abbiamo definito in altra sede.
E mentre si contrabbandano i finanziamenti, arrivati per opera dei deputati che stanno all’opposizione ma che amano la propria Città, come propria iniziativa, si rischia invece per analfabetismo amministrativo-istituzionale di perdere tutto, tra SIRU e PNRR.
Tutta la politica di regime è oggi incentrata su due bisettrici. La successione familiare e il futuro alla regione (cosa assai difficile). Proprio così. I pesi e contrappesi sono destinati solo a quest’ottica. In culo alla città.
Proviamo a immaginare il futuro prossimo. Il posto vuoto in giunta, promesso a F.I., sarà a vantaggio di un personaggio (o chi per lui) che partendo dal centrodestra, transitando fittiziamente da F.I., si ricollocherà alla corte del monarca con la promessa del sostegno elettorale prossimo futuro, oltreché sostenerlo in consiglio come ulteriore tassello.
Un mercato delle pecore, direte (chi c’è pi me?). Ma si, come sempre accade quando si abbassa a dismisura la qualità della politica. Tanto il gregge di pecoroni bela ma non morde, anzi plaude per disperazione, sentendo il racconto fiabesco del libro dei sogni. Ma allo stato solo ZERU TITULI.
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