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🇧🇹 ARS, LA SANATORIA SOSPETTA NASCOSTA TRA LE PIEGHE DELLA MANOVRA FINANZIARIA

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Appello al Presidente Galvagno

All’inizio della legislatura si era esclusa la possibilità di inserire e varare norme contenenti codicilli omnibus per far passare aspetti reconditi anche di norme ad personam. Così però non è. Il bizantinismo gattopardesco trova, oggi come sempre,  continuità nella sicilianità politica deleteria. Vediamo che succede proprio oggi nel Parlamento Siciliano, ci pensi lei, Presidente che ha sempre dimostrato buon senso. Stralciare!

I CIALTRONI DELLA POLITICA COLPISCONO ANCORA. 

Più posti per gli amici e stabilizzazione per tutti, parenti e mogli


Anche oggi torniamo a parlare di CEFPAS.

Con il nostro articolo del 16 ottobre u.s. dal titolo  “Il Problema del CEFPAS è il traffico” abbiamo anticipato che, per scongiurare le conseguenze, in termini di danno erariale e di abuso (con la nuova formulazione di legge) la politica politicante che ha sostenuto il CEFPAS e la sua gestione illuminata degli ultimi anni, si è data un gran da fare per mettere una pezza alle “leggerezze dolose” messe in campo dal Direttore del Centro e dai suoi sodali (anche in ambito di revisione controlli) nelle assunzioni di personale con qualifiche dirigenziale e non dirigenziale.

Infatti il CEFPAS, pur non essendo un Ente del Servizio Sanitario Regionale, si è avvalso delle prerogative di cui al D.Lgs 502/92 ed ha applicato il CCNL Sanità Pubblica per dare luogo ad una lunghissima serie di assunzioni, che diversi indicano come clientelari, creando i presupposti per una possibile stabilizzazione dei precari assunti, avvalendosi delle prerogative riconosciute dalla normativa nazionale in materia di stabilizzazioni del personale impiegato nel periodo pandemico da COVID.

In occasione dell’articolo del 16 ottobre abbiamo recuperato il DDL governativo con oggetto “Norme per il riordino del Servizio Sanitario Regionale” in parziale modifica della legge regionale 5 del 2019, poi burrascosamente ritirato dal governo regionale per le critiche ricevute, che al comma 4 dell’art. 6 tentava maldestro di fare diventare il CEFPAS ente del Servizio Sanitario Regionale.

Ebbene la Politica Politicante e Cialtrona, Irriverente e Mascalzona, ci tenta di nuovo !!!

Proprio in questi minuti all’ARS c’è in discussione la Bozza di Finanziaria approvata l’8 ottobre scorso dal Governo Regionale. 

Con il Comma 5 dell’art 36 (Abrogazione e modifiche di Norme) viene proposta una integrazione della legge istitutiva del CEFPAS come segue :

Al comma 1 dell’articolo 20 della legge regionale 3 novembre 1993, n. 30 dopo le parole: di diritto pubblico, è aggiunto il seguente periodo è un ente del Servizio sanitario regionale cui sono affidati in maniera centralizzata servizi e funzioni a supporto delle aziende e degli enti che erogano prestazioni sanitarie.


LA RELAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO RECITA QUANTO SEGUE:

La modifica normativa proposta si rende opportuna alla luce delle precisazioni fornite dal Ministero della Salute con riguardo alla natura giuridica del CEFPAS e trova fondamento nella necessità di dirimere le intervenute divergenze interpretative in merito che inevitabilmente provocano dubbi ai fini dell’individuazione delle disposizioni contrattuali e normative applicabili a tale ente. In particolare, il Ministero chiarisce che con la modifica del titolo V della Costituzione le Regioni possono modificare l’assetto organizzativo del proprio servizio sanitario regionale istituendo, con proprie leggi regionali, specifici enti ai quali affidare, in maniera centralizzata, servizi e funzioni a supporto delle aziende e degli enti che erogano prestazioni sanitarie, finanziati con risorse del S.S.N. e di cui i CCNQ 2019/2021, relativi rispettivamente al personale dirigenziale e non dirigenziale, che già ne tengano conto. Ciò posto, la disposizione che si intende introdurre nel corpo dell’art. 20, comma 1, della l.r. n. 30/1993, annovera espressamente il CEFPAS tra gli enti del S.S.R. in quanto soggetto giuridico deputato a fornire il servizio, in maniera centralizzata, per la formazione permanente e l’aggiornamento del personale del settore sanitario di che trattasi, per effetto, chiarendo definitivamente quale sia la normativa applicabile.  Atteso che la norma occorre per dirimere problemi interpretativi senza modificare l’attuale applicazione della stessa, non comporta oneri.


LA POLITICA SENZA ROSSORE CI TENTA ANCORA !!!

Vista l’inadeguatezza del Direttore del CEFPAS che ha utilizzato norme e contratti non conformi alla natura del CEFPAS, vista quanta burocrazia regionale compiacente è stata a guardare (invece di fare i controlli e sanzionare), e tenuto conto della politica compiacente che ha sovraordinato ed etero diretto la Direzione del Cento, piuttosto che mandarli via a calci nel sedere propongono una sanatoria con la quale sostanzialmente legittimano ciò che legittimo non è stato.

Ancora una volta la politica tenta il colpaccio per avvantaggiare i pochi privilegiati che hanno potuto contare sull’assunzione a tempo determinati al CEFPAS, segnalate come illegittime dalla CGIL di Caltanissetta, ed oggetto di numerosi articoli di cronaca.

Ma il bello viene adesso perché la norma non è interpretativa della norma originaria ma integrativa e quindi non può avere effetto retroattivo. Le assunzioni fatte, perpetrate in dispregio della legge vigente a quel tempo, non possono essere sanate ed il periodo di esperienza maturato non può essere considerato valido ai fini della stabilizzazione nell’ambito della sanità pubblica. Praticamente un altro pasticcio. Con l’aggravante che l’abuso perpetrato resta.

Ma si aggiunge un’altra chicca, perché se il CEFPAS diventa ente del Servizio Sanitario Regionale, inevitabilmente le previsioni normative in riferimento ai requisiti per assumere l’incarico di Direttore del Centro, Direttore Amministrativo e Direttore della Formazioni, cambiano. Quelle vigenti non sono più coerenti con la nuova connotazione giuridica del CEFPAS. Conseguentemente il Direttore del Centro può farlo solo chi è iscritto prima all’albo ministeriale dei DG della Sanità e poi all’Albo Regionale dei Direttori Generali di ASP ed Aziende Ospedaliere.

Quindi l’attuale DC Roberto Sanfilippo, automaticamente, è destinato a decadere ed al suo posto deve essere messo qualcuno che possiede i requisiti che la normativa nazionale prevede per il Enti del Servizio Sanitario Nazionale.

Praticamente per sanare un pasticcio ne stanno facendo un altro ancora più grande. Tra l’altro senza di fatto raggiungere l’obiettivo prefissato. O magari al contrario qualcuno nella maggioranza più accorto, magari non accontentato da Sanfilippo, ne approfitta e trama per farlo fuori. 

E l’On. Presidente Schifani che fa? Intento a fare chiarezza sul concorso della Forestale tacciato di clientela non vede, non sente, e non parla, si gira dall’altro lato e prova a sanare ciò che non si può sanare facendo pasticci su pasticci, dimostrando incompetenza ed inadeguatezza.

Che dire ai poveri Siciliani ? Non abbiamo speranza finché si continuano a mandare in parlamento deputati come quelli che in questi momenti stanno votando questa norma e si nominano ai vertici di enti aziende e dipartimenti personaggi opachi come quelli di cui abbiamo disquisito in questi mesi e che hanno operato al CEFPAS per soddisfare interessi che sembrerebbero andare al di là dell’interesse pubblico, con la complicità di una politica indegna. Approvate, approvate, ci divertiremo ancor di più.

qtsicilia@gmail.com