Quello che ci ha fatto riflettere questa settimana è stata la conclusione di un articolo dell’architetto Paolo Licandri componente direttivo Pd, rinvenuto sul web: «Eppure la nostra città, Paternò, nelle trasformazioni del territorio e nei processi partecipativi, detiene un primato sul tema della cittadinanza attiva, infatti un accordo tra 10 comuni, l’Università degli Studi di Catania e il Presidio Partecipativo (composto da cittadini), ha fatto sì che il territorio, si dotasse di un piano di sviluppo locale sostenibile, attraverso la governance partecipata del territorio, il Patto di Fiume Simeto, modello sperimentale innovativo di rilevanza nazionale. Ma evidentemente il concetto di mediazione non è voluto da un’amministrazione afona, che tende sempre a demolire, preferendo l’intervento a breve termine, perché questo risponde a suggestioni occasionali o peggio ancora a emergenze spesso costruite ad arte dalla stessa, in alternativa alla programmazione, in questo caso Urbanistica, necessaria allo sviluppo della città.
Scriveva il filosofo e psicoanalista, James Himann, che “Se non ci battiamo se non ci esprimiamo in favore del nostro senso estetico, quel velo funebre che è la conformità ottundente finirà per togliere ogni forza al nostro linguaggio, al nostro cibo, ai luoghi dove lavoriamo, dove viviamo, alle strade delle nostre città”. Riuscire a cambiare la realtà, invece che semplicemente subirla, non accettare il degrado dell’Urbe, significa sfidare e ribaltare questi schemi mentali, per essere pronti al cambiamento della città».
Dimentica l’architetto Licandri che quello che lui cita come esempio massimo di partecipazione cittadina, il PRESIDIO PARTECIPATIVO, è proprio l’esempio più deteriore che potesse citare. Infatti proprio questa associazione (sinistrorsa) è stata la più favorita in termini di interessi concreti dall’amministrazione Naso, amministrazione che lui stesso definisce poi “afona che tende sempre a demolire”. Ricordiamo sommessamente che proprio per merito, o demerito, di questo governo cittadino il “Presidio” ha avuto assegnata direttamente e senza alcuna manifestazione pubblica come sede l’ex Macello. È stata scelta come partner unico per la comunicazione e l’animazione territoriale delle somme, circa 20mila euro, che la Regione assegna ai comuni. E la stessa e le proprie derivazioni, hanno vinto un bando farlocco di circa 8mila euro, promosso sempre dal comune con votazione online dai risultati segretati.
Questa è la solita dicotomia della sinistra che “ADDATTA E CIANCI”, da un lato critica la giunta Naso dall’altro concretizza interessi, forse perché tutto risulta Benfatto? Ma stavolta il popolo lo ha capito, infatti questi furbetti del quartierino sono stati cancellati dal panorama politico-istituzionale.
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